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Giampaolo comincia a ritrovare i nazionali: a 11 giorni da Firenze, tra campo e mercato c'è da lavorare

di Emanuele Pastorella

L’ultimo intoppo è stato superato: dopo i casi di Coronavirus, le convocazioni in Nazionale. Ora, finalmente, Marco Giampaolo può riprendere i lavori per la costruzione del nuovo Toro. Tra oggi e domani, infatti, ritroverà tutti i giocatori prestati alle rispettive selezioni: gli azzurri Salvatore Sirigu e Andrea Belotti, lo svizzero Ricardo Rodriguez, il polacco Karol Linetty, il serbo Sasa Lukic e i kosovari Samir Ujkani e Mergim Vojvoda. A proposito di quest’ultimo, durante la sfida contro la Grecia è uscito acciaccato e al suo rientro al Filadelfia verrà valutato dallo staff medico del Toro. Intanto, però, l’allenatore ripartirà da dove aveva lasciato, con due amichevoli deludenti sul groppone. Il pareggio contro la Pro Patria per 1-1 e l’inaspettata sconfitta contro la Pro Vercelli per 1-2 hanno fatto suonare i primi campanelli d’allarme: la strada per il miglior Toro è ancora lunga, il tempo però è pochissimo. Perché tra oggi e l’inizio ufficiale del campionato mancano appena undici giorni, l’esordio al Franchi di Firenze contro i viola è fissato per sabato 19 settembre. In mezzo, altri due test: venerdì contro la Primavera di Marcello Cottafava, e non contro il Como, e sabato contro la Sampdoria di Claudio Ranieri. Le ultime due amichevoli, poi si farà davvero sul serio. E il Toro visto fino ad oggi, considerando anche la sfida contro il Novara, appare tutt’altro che pronto, tra il metodo Giampaolo ancora da apprendere completamente e una rosa alla quale manca una pedina fondamentale come il regista.


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