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Giampaolo ha le idee molto chiare e ha stabilito ruoli e gerarchie nel Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Marco Giampaolo

Fare di necessità virtù se dal mercato non sono arrivati i giocatori chiave per il tipo di gioco che si vuole proporre. E’ questa la condizione di Marco Giampaolo che ha accettato di arrangiarsi senza, come aveva detto qualche tempo fa, mutare il suo modulo il noto 4-3-1-2. La conferenza stampa di ieri è stata illuminante su chi ricoprirà il ruolo di regista e anche quello di trequartista, seppur quest’ultimo lo si possa dedurre per esclusione. 

Gojak è una mezzala. Sul giovane bosniaco Giampaolo ha dichiarato: “E’ stato seguito molto dallo scouting del Toro ed è un calciatore al quale abbiamo dato una collocazione da mezz'ora, quindi andrà a ricoprire il ruolo che oggi occupano le nostre mezzali. Poi Gojak lo allenerò oggi (ieri, ndr) per la prima volta, quindi avrò tempo e modo di scoprirne le sue caratteristiche perché i calciatori li conosci meglio soltanto quando li alleni, questa perlomeno è la mia esperienza. E’ stato acquistato per ricoprire il ruolo di mezzala”.

Rincon e Segre sono i registi. E se su Gojak ci potrebbero essere dei margini per verificare se può fare anche altro oltre la mezzala sicuramente non c’è ne sono per chi può fare il regista. Quasi una “sentenza” quella dell’allenatore del Torino: “Noi lavoriamo per creare delle specificità nel ruolo, nel senso che individuiamo un calciatore da collocare in quel ruolo e ci lavoriamo affinché poi dovesse mancare uno dei due l'altro è in grado di poterlo fare, di poter pensare in maniera collettiva ad assolvere a tutti quelli che sono i compiti di una squadra di calcio. Quindi il pensiero è collettivo e quel ruolo oggi lo ricopre Rincon e lo ricopre anche Segre, quindi, dovesse mancare Rincon o non dovesse giocare l'idea è di far giocare Segre e viceversa. Fermo restando che poi in un campionato può succedere di tutto e che in una o due partite il ruolo può anche ricoprirlo un altro calciatore ma al momento comunque il ruolo è di competenza di Rincon e di Segre”. 

Izzo nel Torino di Giampaolo è un terzino destro. Più chiaro di così il mister granata no poteva essere: “Sulla scia di quanto ho detto prima, per creare quelle specificità del ruolo Izzo si allena dal primo giorno in cui siamo assieme da terzino destro. E lì inizialmente avevo Izzo e poi c'è stato l'arrivo di Vojvoda. Mi era venuto a mancare Singo per problemi fisici, ho recuperato Singo e adesso in quel ruolo lì in maniera specifica sono in tre, ma Izzo si allena da laterale, da terzino. Poi so, sappiamo tutti che Armando ha giocato da sempre, se vogliamo prevalentemente negli ultimi anni, da terzo”.

L’attaccante principale è Belotti, of course, e per fargli da spalla Zaza, Bonazzoli, Millico e anche Edera. “Belotti è al di sopra di ogni sospetto lo sappiamo, ma non mi piace rispondere se può essere o non può essere la spalla di Belotti perché nel momento in cui manca Belotti non giochiamo? Quindi la domanda va posta in maniera diversa ed é un messaggio ai miei calciatori e non per non rispondere alla domanda del giornalista. Bonazzoli l'ho allenato per brevi periodi alla Samp perché poi puntualmente andava a giocare altrove perché ancora non era pronto e doveva andare a fare le sue esperienze. Nell'ultimo anno in maniera particolare dopo il lockdown l'abbiamo visto migliorato, l'abbiamo visto cresciuto e si è tolto di dosso l'aria della ragazzino diventato più uomo anche nei comportamenti. Ho visto che ha fatto cose egregie nell'ultima parte del campionato scorso e l'ho ritrovato più maturo, più calciatore e spero e sono sicuro che possa contribuire alla nostra crescita e al miglioramento del reparto offensivo, che è comunque composto anche da Zaza, che a mio avviso sta facendo molto bene fino ad oggi, Belotti, Millico e c'è anche Edera nel numero degli attaccanti”.

A Belotti è richiesto di sacrificarsi, ma in un modo molto ben preciso. “Sacrificio … dipende che valore vogliamo dare alla parola sacrificio. Belotti ha, come gli altri attaccanti, dei compiti e delle funzioni ai quali deve assolvere. Io preferisco che Belotti corra nella metà campo avversaria e non nella nostra metà campo. In passato ho avuto Quagliarella al quale ho chiesto gli stessi compiti, le stesse funzioni e gli stessi sacrifici, ma nella metà campo avversaria e Quagliarella in 3 anni ha fatto 100 gol. Quindi sacrificio cosa significa? Se significa correre una metà campo avversaria sì. Se chiedessi a Belotti di correre nella mia metà campo sarebbe un problema, ma non glielo chiedo questo. Gli chiedo di correre nella metà campo avversaria. Chiedo alla mia squadra di recuperare palla nella metà campo avversaria in maniera tale che Belotti sia più vicino alla porta: questa è la mia è idea dei compiti dell’attaccante. Non penso che la squadra debba difendersi nella sua metà campo e lasciare Belotti lì davanti da solo. Questo significherebbe risparmiare Belotti, ma anche giocare all'antica maniera: uno davanti a tutti gli altri dietro. Penso di aver risposto a tutti quelli che sono i dubbi su Belotti e non Belotti, attaccante, ala, correre e non correre”.

E allora non ci sono più dubbi, a ameno di infortuni e Covid permettendo, su buona parte di chi giocherà e dove nel Torino. Izzo andrà a contendersi il posto con Vojvoda e Singo da terzino destro per cui è facile dedurre che i centrali sono Nkoulou e Bremer con Lyanco, Buongiorno e Ferigra  come riserve e che a sinistra ballano Rodriguez, Ansaldi e Murru, nel senso che chi è più in forma fisicamente gioca. Rincon è il titolare della cabina di regia e il suo vice é Segre. Gojak andrà a insidiare Meïté e Lukic in attesa che Baselli si ristabilisca dall’operazione per quel che riguarda l’altra mezzala poiché l’altro posto lo occupa Linetty. Verdi è il trequartista, infatti, non è stato citato da Giampaolo fra gli attaccanti e semmai più avanti potrà essere insidiato da Baselli, ma per ora si tratta solo di un’ipotesi visto che non è stato l’allenatore a dirlo. Belotti è il centravanti e a fargli da spalla uno fra Zaza, Bonazzoli, Millico e anche Edera e l’ordine gerarchico al momento non è casuale, ma potrà mutare se chi adesso non è al primo posto saprà mettersi in mostra sia per capacità tattiche sia per gol, fatti oppure fatti fare.
Parole chiare e amicizia lunga fra Giampaolo e i giocatori.


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