Gian Paolo Ormezzano: "Il Toro ha svoltato con la gara di ieri"
Fonte: Elena Rossin per Tuttomercatoweb.com
Abbiamo intervistato in esclusiva Gian Paolo Ormezzano, noto giornalista sportivo, e con lui parlato del Torino. Con il Crotone c’è stata la maturità della squadra granata. L’arbitro è stato provocatorio o incapace nella direzione di gara. La partita con il Padova e tutto il seguito che è accaduto è configurabile come una botta del destino. Ogbonna non sempre impeccabile. Sgrigna troppo poco utilizzato. Stevanovic dovrebbe giocare anche se non in forma.
Una giornata quella di ieri per il Torino cruciale tra il verdetto sul ricorso del Padova, che ha tolto tre punti ai granata, e i risultati delle altre concorrenti alla serie A che avevano giocato nell’anticipo di venerdì sera portandosi a pari punti, la squadra di Ventura con il Crotone, in una partita che si è svolta in stile Toro, ha incamerato i tre punti.
“Per me quella con il Crotone è stata una partita di svolta del campionato e di maturità della squadra, purtroppo è un po’ da gambero nei riguardi della società che non ha assolutamente peso e non mi riferisco in nessun modo ai tre punti tolti a seguito del ricorso del Padova, dove l’errore era stato commesso all’inizio quando, non so da chi spinto, il nostro capitano Bianchi aveva firmato per continuare a giocare il giorno successivo, quando invece bastava aspettare semplicemente che non tornasse la luce e la partita era vinta. Ma mi riferisco piuttosto al comportamento dell’arbitro di ieri, a me non piace mai parlare male degli arbitri di cui penso sempre bene, altrimenti avrei smesso di fare il giornalista sportivo che segue il calcio, lo dicevo anche del calcio in generale e invece adesso mi fa un po’ schifo, però agli arbitri credo ancora, anche perché ho avuto la fortuna di conoscerne pochi, ma buoni, e ieri l’arbitro è stato provocatorio e se non provocatorio incapace e pure bene aiutato ad esserlo da uno dei suoi collaboratori. Ascrivo al Torino anche questo: l’aver conservato la calma, il dominio dei nervi con il caldo e con una chiara insufficienza atletica nelle ultime fasi della partita contro una squadra giovane. Con il Crotone quella del Torino è stata una grossa grossa prova”.
La svolta di cui parlava è in chiave serie A, vero?
“Sì, perché siamo primi in classifica pur con una partita da recuperare e pur avendo espiato il fatto di essere Toro, ne abbiamo avute di botte anche quest’anno, quella di Padova a suo modo è configurabile come una botta del destino, poi noi abbiamo sbagliato, ma fa parte del nostro destino sbagliare. Direi proprio una svolta e aggiungo che il Torino ha una partita da recuperare e non è vero che anche il Pescara ne ha una perché gli abruzzesi hanno da recuperare contro il Livorno un tempo e quattordici minuti, ma partono dal due a zero a loro sfavore. Quindi per il Torino la vedo bene, diciamo che per adesso siamo al secondo posto”.
Ma con il Crotone non è stata tutta una partita rosa e fiori, qualche spina per i Torino c’è stata.
“Qualche problema in effetti c’è stato. Un calo preoccupante del più grande giocatore che abbiamo, Ogbonna, che sembra giocare con sufficienza, con disinvoltura o per eccesso d’amore o per paura di strafare, ma mi sembra slegato, ho visto ieri solo due volte l’Ogbonna tradizionale, anche nell’episodio del rigore si è incespicato, qualcuno dirà che il rigore non c’era, ma anche questo fa parte del gioco. Io adoro Ventura per come ci ha ridato l’orgoglio, ma non lo capisco per certi cambi che fa e nell’insistenza sull’utilizzo di certi giocatori, ad esempio Meggiorini, tanto per non fare nomi, e poi su come non vede un giocatore, sul quale, secondo me, si dove puntare specie quando c’è da tenere la palla che è Sgrigna, che ieri ha avuto il privilegio di giocare dall’inizio e poi dopo un bel gol e aver rischiato di farne fare altri è stato umiliato con l’uscita. E poi dov’è finito Stevanovic? Non è in condizione? Non importa, lo si manda in campo, a meno che non sia tutto un gioco sottilissimo per averlo dall’Inter per un euro, ma non credo che la dirigenza del Torino sia capace di queste abilità balistiche”.