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Help la rosa granata è incompleta: servono subito rinforzi!

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

E’ da nove giorni che il Torino è in ritiro e ha disputato due amichevoli, la prima con una rappresentativa di Sappada e l’altra il triangolare di ieri con il Siena e La Favorita, fare un bilancio, visto anche il duro lavoro svolto, è un po’ prematuro, ma è doveroso iniziare a riflettere sulle prime impressioni. Ebbene questo Torino è incompleto, vanno al più presto riempiti gli evidenti buchi in organico. Che ci siano dei buchi è dimostrato dal fatto che Ventura negli allenamenti utilizza alcuni giocatori anche fuori ruolo mettendoli proprio dove non ci sono non solo ipotetici titolari, ma neppure riserve. Un esempio su tutti: il giovane Barbosa della Primavera è stesso utilizzato come terzino, anche se il suo ruolo naturale è centrocampista come riporta il sito ufficiale della società.

L’obiettivo stagionale è salvarsi, per farlo si deve avere un numero sufficiente di giocatori che abbiano una discreta esperienza di serie A, che fisicamente stiano bene e che abbiano le caratteristiche tecniche idonee alla concezione del gioco di Ventura, oltre che caratterialmente siano in grado di reggere l’impatto con la piazza. Questo lo si è già ripetuto fino alla nausea. A Torino tifosi e addetti ai lavori non pretendono la luna, ma soltanto il necessario. Che operare in sede di calciomercato quest’anno sia particolarmente ostico per tutte le società è risaputo a causa della crisi economica e del calcioscommesse, ma questo non può diventare un alibi per nessuno. Una squadra neo-promossa e che per giunta arriva da tre stagioni in serie B ha più bisogno di altre di essere rafforzata e adeguata, questo è lapalissiano e non è una critica, ma solo una constatazione. Altra riflessione logica e dettata solo dal buon senso: prima i giocatori arrivano e meglio è, così il mister ha più tempo per inserirli e far loro apprendere i suoi schemi.

Al Torino mancano almeno quattro calciatori in grado di essere titolari (terzino sinistro, centrocampista centrale, esterno alto e attaccante) e due-tre riserve. L’ossatura della squadra fino alla trequarti c’è: Glillet, Ogbonna e Gazzi. In molti potrebbero sostenere che c’è anche l’attaccante, Bianchi, ma non è così perché bisogna essere onesti poiché già lo scorso anno, per giunta in serie B, il capitano non era un titolare inamovibile e Cairo ha dichiarato incedibile solo Ogbonna, non altrettanto Bianchi. Infatti, il presidente parlando del capitano ha detto: “E’ un nostro giocatore, è importante, è il capitano e vedremo cosa accadrà durante il mercato. Io non ho voglia di cedere Bianchi, tant’è che l’ho sempre tenuto resistendo anche ad assalti dell’ultimo giorno di mercato. Questo è un fatto del passato, poi si tratterà di vedere la volontà di tutti, anche del giocatore. Il giocatore ha un contratto con noi ed è felice, spero, di restare. Se non lo è, lo dirà o lo farà sapere e capire perché c’è modo da qui fino alla fine del mercato di comprendere se c’è questa forte volontà al di là della facciata”. Le parole del presidente sono chiare: Bianchi non è stato messo ufficialmente sul mercato, ma solo se ci sarà la volontà di tutti resterà al Torino.

Ammesso e non concesso che l’ossatura della squadra ci sia bisogna che anche tutti gli altri ruoli annoverino due giocatori che in ogni momento, secondo le scelte dell’allenatore, possano andare in campo e apportare il proprio contributo in modo positivo. In porta oltre a Gillet, ci sono i due fratelli Gomis, ragazzi dalle indubbie qualità, ma senza alcuna esperienza. A contendersi il ruolo di terzino destro Darmian e D’Ambrosio, entrambi giovani e con delle qualità, però con poca o quasi nulla dimestichezza con la massima divisione. Al centro della difesa Ogbonna, sul quale tutti ripongono le massime aspettative per il talento che ha, ma persino lui che è un nazionale di gettoni in A ne ha collezionati 23 e gli ultimi 19 risalgono alla stagione 2008-2009. Al fianco di Angelo Glik, Di Cesare, Ferronetti, che può giocare anche come terzino sia destro sia sinistro, e il giovane Migliorini, che proviene dalla Lega Pro Due. Il reparto sembrerebbe quello meno bisognoso sulla carta d’innesti se non fosse che radio-mercato continua a dare Di Cesare in partenza. Il buco più clamoroso dell’organico c’è alla voce terzino sinistro che annovera il solo Masiello.
In mezzo al campo Gazzi e per completare la coppia di centrali Basha, Vives, in attesa di sapere le decisioni della giustizia sportiva in merito a scommessopoli, De Feudis e Gorobsov. Brighi si allena con il Torino, ma non è ancora un giocatore granata poiché il suo contratto non è stato ancora depositato e la società e il mister ne stanno valutando le condizioni fisiche. Basha e De Feudis non hanno mai giocato in A, Gorobsov una volta e Vives cinquantuno. Fin troppo facile pensare che serva un rinforzo che unisca qualità a quantità.
Per quel che riguarda gli esterni alti Stevanovic e Santana dovrebbero contendersi la fascia destra e Sansone e Verdi quella sinistra e poi c’è Pagano, sul quale però la società non sembra voler puntare. Comunque anche in questo ruolo a parte Santana tutti gli altri hanno pochissima o nulla esperienza della massima divisione. L’attacco è composto da Bianchi, di cui si è già detto, Sgrigna, Meggiorini e il Primavera Diop, tutti hanno qualità, ma nessuno di loro garantisce oggi di essere la punta da almeno quindici-diciotto gol.
Alla luce dell’attuale rosa riflettendo sulle prime impressioni dettate dall’osservare quotidianamente il lavoro della squadra urgono rinforzi per affrontare la serie A. Ogni giorno che passa senza un nuovo arrivo rende la strada per la salvezza un po’ più in salita perché non consente all’allenatore e ai giocatori di prepararsi al meglio poiché ci sono buchi nell’organico.


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