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I botti: sono arrivati Niang e Ansaldi ma è stato ceduto Zappacosta

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Nell’ultimo giorno di mercato il Torino ha chiuso per Niang accontentando così il suo allenatore che lo voleva da tempo, ma ha anche ceduto al Chelsea Zappacosta. La cessione di Zappacosta è stata inaspettata non tanto in assoluto, ma perché è avvenuta a poche ore dalla fine delle contrattazioni e il Torino ha così dovuto in fretta e furia sostituire il terzino destro prendendo Ansaldi. Se Zappacosta fosse stato venduto settimane fa ci poteva stare di più, magari non tutti avrebbero accettato di buon grado la cosa, ma non sarebbe stato come un fulmine a ciel sereno. A prescindere dalle spiegazioni ufficiali che saranno date bisognerà comprenderne la ratio e coniugarla con il voler rinforzare la squadra per puntare all’Europa League. Sicuramente il Torino ci ha guadagnato un bel gruzzoletto, infatti, il Chelsea ha pagato il giocatore 28 milioni di euro più 2 di bonus e Davide incasserà 2,5 milioni a stagione per quattro anni.

Il Torino non aveva bisogno d’incassare vendendo un giocatore, nel caso Zappacosta, per sopperire all’esborso di 15 milioni per Niang, a oggi il giocatore più costoso dell’era Cairo, perché in cassa aveva ben 32 milioni. Tanto più che Niang è giunto in granata in prestito oneroso, 2 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 12 più 1 di bonus legato ai gol che l’attaccante segnerà. Zappacosta ci ha sicuramente guadagnato andando al Chelsea, dovrà sgomitare un po’ per conquistarsi il posto ma avrà l’opportunità di giocare in Champions e incasserà molti più soldi. Se sarà stato un vero guadagno anche per il Torino lo dirà il campo, però, con tutto il rispetto per Ansaldi, senza dubbio un discreto giocatore, la cifra tecnica dei due è un po’ differente non fosse altro perché Zappacosta nel Torino era titolare mentre Ansaldi nell’Inter non del tutto, infatti, era l’alternativa a Danilo D’Ambrosio. L’argentino neo granata ha esperienza dovuta ai suoi quasi trentuno anni (li compirà il 20 settembre) e all’aver giocato in patria nel Newell's Old Boys poi in Russia, prima nel Rubin Kazan e in seguito nello Zenit San Pietroburgo, e dopo un passaggio all’Atletico Madrid è arrivato in Italia prima al Genoa e successivamente all’Inter ed ora al Torino. Ansaldi è arrivato in granata con la formula del prestito oneroso biennale di due milioni dilazionati nel biennio e obbligo di riscatto per altri due, operazione complessiva da 4 milioni di euro.

Nella convulsa giornata di ieri ci sono state anche le ufficializzazioni in entrata di Burdisso e in uscita di Parigini al Benevento, prestito con opzione di riscatto che diventerà obbligo in caso di permanenza in serie A, Avelar all’Amiens, a titolo temporaneo con diritto di opzione, e Maxi Lopez all’Udinese a titolo definitivo. Ma a far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi del Toro è la certezza che Belotti resterà e i patemi sono posticipati al mercato invernale e, soprattutto, a quello della prossima estate.


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