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I casi opposti di Berisha e Sanabria: quando la personalità fa la differenza

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Etrit Berisha

Etrit Berisha è stato in panchina a lungo essendo il vice di Milinkovic-Savic in attesa che arrivasse un’occasione. Antonio Sanabria complici i due infortuni a Belotti invece si è ritrovato titolare inamovibile visto che mancavano alternative in quanto Zaza dal suo arrivo al Torino nell’estate del 2018 non ha mai saputo ritagliarsi uno spazio e altre punte di ruolo non c’erano almeno fino all’arrivo di Pellegri che però è sempre alle prese con problemi fisici vari, adesso ha un problema al ginocchio che è in via di valutazione. I destini di portiere e attaccante parevano ben delineati poi però tutto è cambiato. Infatti, Milinkovic-Savic dopo il Covid ha inanellato più partite con errori e poi si è fatto male ad un dito e così per Berisha è arrivata l’occasione e lui l’ha saputa sfruttare alla grande prima con il Bologna e poi facendo parate determinanti all’Inter in lotta per lo scudetto. Sanabria invece, che già prima si era dimostrato non molto prolifico stante le 5 reti in 24 partite a fronte delle 2 in 9 match non sempre giocati da titolare del “Gallo”, quando Belotti è uscito dal tunnel degli infortuni e si è ripreso la scena e il posto con gol, 2 più quello ingiustamente annullatogli con il Venezia, e prestazioni positive non ha saputo mantenersi sul pezzo e quando è subentrato non ha fatto mai la differenza e con l’Inter perdendo palla ha dato il via all’azione al 92esimo che ha portato al pareggio di Sanchez. E così il portiere si è guadagnato una maglia da titolare, mentre l’attaccante rischia di diventare un habitué della panchina.

E’ evidente che la personalità di Berisha e di Sanabria hanno fatto la differenza nei destini dei due. Etrit, pur accettando di venire al Torino per fare il secondo, non si è mai perso d’animo e quando ha avuto l’occasione l’ha colta al volo facendosi trovare più che pronto. Antonio ha avuto a lungo la possibilità di imporsi e il suo modo di stare in campo forse é persino per certi versi più funzionale al gioco di Juric di quello di Belotti, però non ha quell’istinto a fare gol, come dimostra fin qui la sua carriera, che invece possiede il “Gallo” e così quando il compagno è stato di nuovo disponibile ha patito la voglia di Andrea di tornare a essere l’attaccante che segna con continuità, nei sei anni precedenti al Torino è sempre andato in doppia cifra, e che ha l’obiettivo di farsi convocare da Mancini per gli spareggi che portano al Mondiale in Qatar e anche di indurre il commissario tecnico a farlo giocare.
Sta a mister Juric decidere chi far giocare, ma intanto Berisha si è messo nella condizione di far venire dubbi al suo allenatore di cambiare portiere, mentre Sanabria non lo sta più di tanto inducendo ad affidargli una maglia da titolare.


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