I gol subiti dal Torino sono troppi, serve una soluzione definitiva al problema
Fonte: Elena Rossin
Nelle primissime giornate di campionato sembrava un problema in via di soluzione quello dei gol incassati dal Torino, invece, così non è perché dopo sette giornate la porta di Sirigu è stata violata ben undici volte, una media di 1,57 reti subite a partita. Tante, troppe, anche se si considera che nel match con la Juventus i granata ne hanno prese quattro tutte in una volta, perché, comunque, nelle altre sei gare i gol al passivo sono stati sette ossia più di uno a incontro, per la precisione 1,16 di media. Conta relativamente poco che nelle prime tre partite del campionato il Torino aveva incassato solo un gol e con l’Inter all’epoca avesse la miglior difesa del torneo perché, poi, la situazione è cambiata, purtroppo, in peggio. Al gol subito dal Bologna nella prima giornata si sono aggiunti i due messi a segno dalla Sampdoria, altri due dall’Udinese, ben quattro dalla Juventus e ancora due dal Verona. Juventus a parte tutte le altre squadre affrontate dal Torino in classifica hanno meno punti, da vedersi la Sampdoria poiché deve recuperare la partita con la Roma, e ben due formazioni sono neo promosse in serie A, Benevento e Verona. Magrissima consolazione il Benevento, che per la prima volta nella sua storia è approdato nella massima divisione italiana, non ha fatto gol al Torino.
E’ lampante che il problema dei gol incassati vada risolto al più presto, altrimenti c’è il rischio che sia compromesso l’obiettivo finale di far arrivare la squadra in un posto utile per l’Europa League perché, come avvenne nello scorso campionato, i gol subiti finiscono per inficiare quelli realizzati. A oggi il Torino ha segnato dodici gol, ma avendone incassati undici ha una differenza reti minima di più uno, assolutamente non in linea con gli standard di una squadra che mira al settimo-sesto posto. Il reparto difensivo rispetto all’anno scorso ha cambiato parecchi elementi e sono stati apportate modifiche sia nel modulo sia nella fase difensiva passando a marcare prevalentemente a zona, ma tutto questo non sembra essere sufficiente, almeno non lo è stato finora. Mihajlovic e il suo staff devono cambiare ancora e dare il giusto equilibrio alla squadra, ma anche i giocatori devono essere più concentrati in modo che il numero degli errori individuali e collettivi sia ridotto al minimo. Il campionato entra sempre più nel vivo e il tempo per i correttivi si riduce. L’anno scorso undici punti furono gettati alle ortiche con squadre che retrocessero o si salvarono nelle ultime due giornate e quei punti sarebbero sati sufficienti per far arrivare il Torino sesto, quindi, davanti al Milan e di conseguenza in Europa League. Quest’anno i granata hanno già scialacquato, per colpe proprie a prescindere da sviste arbitrali o cattivo utilizzo del Var, in sole sette giornate ben sei punti con Bologna, Udinese e Verona, formazioni che hanno come obiettivo disputare un tranquillo campionato o salvarsi. Si potrebbero anche aggiungere al computo i due punti con la Sampdoria, ma non si ha intenzione di essere troppo pignoli. Non c’è altro da aggiungere.