I granata battono il Siena grazie a un regalo di Rosina
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Per il Torino è bene quel che finisce bene: per il risultato sì, per il gioco e la determinazione valutati in generale nell’arco dell’intera partita con il Siena non del tutto. Un Torino ridotto all’osso da infortuni (Ogbonna, Santana e Diop) e squalifiche (Darmian, Glik, Masiello, Gazzi e Vives) ha avuto la meglio sul Siena anche se i toscani hanno provato fino all’ultimo a far punti per smuovere la classifica, però non ci sono riusciti per un soffio a causa di un clamoroso errore dagli undici metri di Rosina, che tirando il calcio di rigore ha spiazzato Gillet, ma ha indirizzato la palla oltre il palo. Oltre alla grandissima occasione mancata di agguantare il pareggio, il Siena ha sfruttato poco le parecchie palle inattive che ha avuto e soprattutto in fase difensiva non è stato attento nel marcare i giocatori granata che già nella prima frazione di gioco erano andati in gol con Brighi (5’), Bianchi (38’) e Cerci (44’) vanificando il momentaneo pareggio di Reginaldo (32’). Brava però la squadra di Iachini a insistere a riaprire la partita riuscendoci a farlo con Paolucci (75’) complice anche il Torino che sentendosi forte del vantaggio non è stato determinato a tenere alta la linea della palla pensando di poter controllare la partita.
Forte dell’aver chiuso il primo tempo sul tre a uno il Torino nella ripresa ha voluto gestire la partita con il possesso palla che però è risultato un po’ sterile perché ha permesso al Siena, che ormai non aveva più nulla da perdere, di pressare i portatori di palla, mentre i granata non sfruttavano appieno l’aggressione degli spazi e i movimenti di chi era senza palla, attendendo l’occasione per ripartire e incanalando la partita su ritmi abbastanza blandi che indubbiamente favorivano la voglia del Siena di provare a riaprire la gara.
Una parentesi va aperta per sottolineare che è la terza volta che la “coppia” Birsa-Bianchi dimostra di saper essere pericolosa per le difese avversarie, infatti il giocatore sloveno è il granata che più di altri sa servire al meglio il capitano pennellandogli palloni perfetti per le caratteristiche di Bianchi che ha come punto di forza il saper ricevere i cross e di testa trafiggere il portiere avversario, come era già avvenuto nelle gare con il Genoa e il Milan. Forse un maggiore utilizzo di Birsa sarebbe più utile per il Torino che potrebbe così sfruttare al meglio Bianchi, che anche quest’anno dimostra di essere l’attaccante granata più prolifico. Altro giocatore che dovrebbe trovare più spazio è Brighi che oggi si è fatto trovare pronto viste le forzose assenze di Gazzi e Vives e in più è stato bravo a trovarsi nel punto giusto al momento giusto aprendo le marcature della partita. Purtroppo nella trasferta di domenica prossima a Pescara non si potrà vedere in campo la premiata ditta Birsa-Bianchi perché il capitano dovrà saltare la gara per squalifica poiché era fra i diffidati ed è stato ammonito per un contatto con Paci.
Da segnalare che oggi hanno esordito Caceres e Suciu. L’uruguaiano è indubbiamente un terzino più propenso a spingere che nella manovra difensiva e a interdire, giudicarlo per una sola partita sarebbe ingiusto e scorretto perché non gioca da più di sei mesi e quindi allenandosi solo non può né avere il ritmo gara né gli automatismi o la brillantezza nelle giocate, in campo ci ha messo buona volontà facendosi trovare pronto quando l’allenatore non aveva nessun altra alternativa. Suciu dopo un lungo periodo di stop a causa di gravi infortuni ha giocato uno spezzone di gara, per lui che è giovane la soluzione ideale per ritrovare la brillantezza di un tempo nello sfruttare le indubbie qualità è essere mandato in prestito a terminare la stagione in una squadra di serie B dove possa giocare con continuità.
La gara con il Siena dice chiaramente che il Torino ha bisogno di ricevere rinforzi e non basterà l’arrivo di Barreto (si è ancora in attesa che il suo contratto sia depositato in Lega, ma ciò dovrebbe avvenire fra la giornata di domani e al massimo martedì mattina, in modo che il brasiliano possa unirsi ai nuovi compagni per la ripresa degli allenamenti). Ventitré punti in venti partite sono in linea con il traguardo del restare in serie A, però per non correre il rischio che il percorso si faccia più arduo e che le altre squadre, che concorrono per la salvezza, colmino le lacune agendo nell’attuale finestra di calciomercato rendendosi più competitive al Torino va aggiunta qualità. Il rischio che si è corso oggi con il Siena di passare dal tre a uno al pareggio è stato troppo alto e se i toscani fossero stati anche solo un po’ più accorti nelle marcature del primo tempo e se Gillet non avesse, come spessissimo capita, fatto un paio di parate determinanti un punto a casa se lo sarebbero sicuramente portati e poi non tutte le domeniche c’è chi come Rosina involontariamente fa un regalone.