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I granata ora sono tutti Sereni

di Marina Beccuti

E' stata la partita più bella del Torino, gare come quella di ieri riconciliano con il calcio, quello autentico e genuino di una volta, verrebbe da dire. Duro, maschio, con colpi proibiti ma sempre leali. L'unico punto negativo sono state le eccessive ammonizioni di Russo, per il resto è stata una partita esaltante, dove il Toro è riuscito a prevalere segnando un gol in più, ma tenendo sempre in pugno la partita. Scaglia ha detto bene: "Il Torino è stato più cinico" ed è così se pensiamo che il Sassuolo ha preso pali e traverse ma soprattutto ha trovato sulla sua strada la reincarnazione di Yascin. 

Questo è il Toro che vorremmo sempre vedere, indomito, sanguigno, temerario, determinato dove su tutti è salito in cattedra Sereni, che non ha eguali forse nemmeno in serie A. Si merita una statua in Maratona. Per il cornista di Sky dovrebbe andare in Nazionale, ma Lippi non lo chiamò nemmeno quando il Torino era in Serie A. E' strano che un portiere dalle caratteristiche di Sereni abbia dovuto attendere così tanti anni per essere preso in considerazione dalla critica. Ma se in Italia non ti muovi bene, soprattutto dal punto di vista mediatico, non sei nessuno anche se nel tuo mestiere sei tra i migliori.

Da considerare che il Torino ha giocato praticamente tutto il secondo tempo in dieci, per un'altra espulsione di Pestrin, l'unica delusione di giornata. Stupendi i gol di Scaglia e Gasbarroni, soprattutto il secondo. In precedenza Bianchi aveva portato in vantaggio i suoi su calcio di rigore assegnato nel primo tempo. Una prova di carattere per i granata di Colantuono che trovano così la seconda vittoria consecutiva contro una squadra difficile da battere, che ha lottato alla grande per tutti i 95 minuti di gioco. Una gara d'altri tempi dove nessuno s'è risparmiato. Da segnalare anche la sontuosa prova di Loria e Rivalta. Il Colantuono tris potrebbe portare al rush finale con successo, con quel risultato che tutti attendono.


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