I pro e i contro di non aver giocato Torino – Parma per i granata
Fonte: Elena Rossin
Per il Coronavirus anche Torino – Parma è stata rinviata a data da destinarsi, magari si poteva farlo già ieri sera quando era stato deciso che non si sarebbero disputate Atalanta - Sassuolo, Hellas Verona - Cagliari e Inter – Sampdoria, ma evitare che il contagio dilaghi è la priorità, quindi, ben vengano le decisioni prese a poche ore dall’inizio degli eventi, anche se avranno causato qualche disagio ai tifosi di Torino e Parma che provenivano da altre città e che avevano deciso di assistere al match e di conseguenza si erano già messi in viaggio prima che fosse comunicato che non si sarebbe giocato.
Fatta questa premessa doverosa, balena in testa la domanda: ma al Torino ha giovato o nuociuto non giocare oggi? Non facile la risposta perché da una parte il rinvio può essere positivo visto che i granata sono in un periodo di grande difficoltà come dimostrano le cinque sconfitte consecutive in campionato più l’eliminazione dalla Coppa Italia, hanno cambiato allenatore da venti giorni e alcuni giocatori, Lyanco, Ansaldi, Baselli, Zaza, sono rientrati da poco da infortuni che li hanno tenuti fermi per parecchio tempo. Dall’altra, però, giocare permette di testare i progressi della squadra sia dal punto di vista atletico sia nel aver appreso e nel mettere in pratica quanto richiede Longo per cui non aver disputato la partita può essere stato negativo. Qualcuno potrebbe anche dire così ha evitato un’altra sconfitta, ma gli si potrebbe prontamente replicare che in caso di pareggio o di vittoria il morale della squadra e dell’ambiente si sarebbe un po’ risollevato.
In generale si può dire che sicuramente questo rinvio permetterà a Longo e ai giocatori di preparare ancor maglio la gara con il Napoli che si disputerà sabato 29 febbraio alle ore 20,45 al San Paolo, sempre che il Coronavirus non costringa a rinviare anche questa partita. Infatti il Torino oggi pomeriggio si è allenato (a porte chiuse visto che sono sconsigliati assembramenti di persone e la chiusura del Filadelfia forzatamente perdurerà anche per tutta la prossima settimana) in modo da non lasciare un vuoto quando si sarebbe dovuta disputare una partita e mantenere così la programmazione dell’attività il più possibile invariata in modo che favorisca il ritorno alla migliore condizione fisica di tutti i giocatori, cosa indispensabile per far sì che il Torino si risollevi dal periodo nero in cui è piombato.