I punti fermi dell’anno scorso e i nuovi da scoprire: di qua riparte Mihajlovic
Fonte: Elena Rossin
A due giorni dalla prima partita ufficiale del Torino, quella di venerdì sera con il Trapani in Coppa Italia, Mihajlovic ha alcune certezze e parecchie incognite. Le certezze sono il blocco dei giocatori che sostanzialmente è rimasto immutato, a parte il cambio in porta fra Hart e Sirigu. Belotti, che più passano i giorni e più la speranza che nessuno lo porti via si fa certezza, e poi Zappacosta, Moretti, Baselli, Falque, Ljajic e gli altri Rossettini, Barreca, Molinaro, Benassi, Acquah, Obi, Boyè, De Silvestri, Valdifiori, Avelar, Lukic, Gustafson. Magari qualcuno di loro, che non ha grandi possibilità di giocare, potrà prima della fine del mercato andare altrove, ma non è detto. Le incognite sono i nuovi arrivati Sirigu a parte. Milinkovic-Savic, Ichazo, Lyanco, Bonifazi, N’Koulou e Berenguer, i giovani devono macinare allenamenti per ritagliarsi spazi in partita e N’Koulou è giunto da pochissimi giorni e deve ambientarsi, più in fretta lo farà e più velocemente potrà convincere Mihajlovic a puntare su di lui, ma deve riuscire a scalzare o Rossettini o Moretti, che oggi sono la coppia di difensori centrali che dà maggiori garanzie, come ha detto chiaramente il mister. Per quel che riguarda gli altri giovani tornati alla base dopo prestiti per farsi le cosiddette ossa, Aramu, De Luca, Edera e Parigini, per Mihajlovic hanno ancora bisogno di andare altrove per crescere giocando il più possibile.
E’ probabile che in Coppa Italia, almeno all’inizio, non saranno utilizzati i titolari e tenuto anche conto che saranno indisponibili Lyanco, Valdifiori e Boyè per infortuni e Barreca per un turno di squalifica. Questo sarà un banco di prova per le seconde linee che dovranno dimostrare che se occorre sono in grado di non fare rimpiangere i compagni. L’obiettivo in campionato è Europa League che è sicuramente impegnativo perché la concorrenza è agguerrita, infatti, il Torino dovrà vedersela con Milan, Inter, Lazio, Fiorentina e Atalanta, le due milanesi puntano, soprattutto i rossoneri, a un posto in Champions possibilmente senza passare dai preliminari contendendolo a Napoli, Roma e Juventus. Senza dimenticare che in ogni stagione c’è sempre una squadra rivelazione, come avvenne per l’Atalanta lo scorso campionato, potrebbe essere il Torino, ma anche un’altra squadra. Per accedere all’Europa League il Torino deve arrivare almeno al sesto posto, eventualmente basterà anche il settimo, se la Coppa Italia sarà vinta da una delle squadre che si piazzeranno nei primi sei posti in campionato. Mihajlovic alla fine del ritiro ha dichiarato che servono ancora altri tre rinforzi: un centrocampista, un attaccante esterno e un cambio per Belotti. Mancano ventidue giorni alla chiusura del calciomercato e il tempo c’è per arrivare a due titolari, il centrocampista e l’attaccante esterno, e una riserva. Dare a Mihajlovic i giocatori che gli servono significa mettere l’allenatore nella condizione di poter lavorare per l’obiettivo, in caso contrario l’Europa League rischia di essere solo un sogno.