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I tifosi del Toro si turino il naso e continuino a sostenere la squadra

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

La situazione è delicata stante una crisi da tempo conclamata e se anche tredici partite possono sembrare tante e le cinque lunghezze di vantaggio sulla terzultima rappresentano un margine è fuor di dubbio che il Torino sabato pomeriggio con l’Udinese debba conquistare punti. In caso contrario lo scenario diventerebbe pericolosissimo in chiave lotta per la salvezza, prima di tutto a livello mentale e la testa influisce molto sulle gambe. Ed è per questo motivo che i tifosi del Toro, i soli ed unici che hanno sempre a cuore le sorti della maglia, devono continuare a sostenere la squadra.

Gli scempi in termini di prestazioni visti in questa stagione e in particolare negli ultimi due mesi giustamente porterebbero a fischiare sonoramente i giocatori e a non accettare più che perseverino nella pochezza che producono per non dire nel quasi nulla. Ma una contestazione alla squadra non produrrebbe una scossa, anzi peggiorerebbe la situazione e un’eventuale retrocessione non risulterebbe la giusta punizione per i giocatori perché loro alla fine cadono sempre in piedi visto che nessun altro lavoratore a fronte di risultati pessimi riuscirebbe a mantenere lauti stipendi o a trovare un altro comunque principesco ingaggio altrove. Ovviamente per gli errori commessi anche la società meriterebbe l’onta della Serie B, ma anche in questo caso non produrrebbe effetti per il futuro poiché la gestione rimarrebbe improntata su quanto si è visto in questi quindici anni.

La punizione, purtroppo, ricadrebbe solo sui tifosi che meriterebbero la Champions League e non la Serie B per cui si turino il naso e facciano ricorso al loro unico e vero amore per i colori granata e sostengano la squadra in modo che Longo porti e a termine questo campionato mantenendo il Torino in Serie A.