Il campionato non decolla e il Toro può rimanere in scia alle prime

Premettiamolo subito, questo non è al momento un campionato di grandi squadre e giocate, la differenza la fa il campione che risolve la giocata, oppure le compagini compatte, con allenatori che osano cambiare e provare qualche novità Per questo motivo non è così fuori luogo vedere il Toro davanti, considerando il mezzo flop iniziale della Juve di Motta o del Milan di Fonseca, forse già prossimo all'esonero.

Vanoli è il tecnico che ha avuto il miglior impatto iniziale, un allenatore arrivato al Toro nel momento giusto per la sua crescita definitiva. Siamo solo agli inizi, quindi è ancora tutto a divenire, ma anche le scelte sul mercato hanno avuto il loro impatto, così la crescita di Ricci. E non parliamo se ancora ci fossero Buongiorno e Bellanova, con loro due, è il caso, si poteva anche sognare una bella impresa. Ma come si dice in gergo, con i sè e i ma non si va da nessuna parte. Considerando che comunque è rimasto Ilic, che non è da sottovalutare. E ovviamente anche Ricci.

Va forte l'Udinese di un mister poco conosciuto che sa il fatto suo, come Runjaić, un'altra bella scommessa dei Pozzo. Ma anche il Lecce di Gotti non è male, ieri sera con il Parma ha fatto una buona gara, salvo prendere due gol in pochi minuti, che l'ha privato della vittoria che era in pugno. Ma si è chiarito perchè il Torino ha sofferto contro i salentini.

Manca la Roma, in pieno caos dirigenziale, dove è arrivato l'ex Juric, che sicuramente ha vissuto tempi più morbidi a Torino.

Probabilmente solo l'Inter ed il Napoli possono fare la differenza, quindi il Toro così in alto in classifica può rimanerci, a patto di non fare troppi voli pindarici. Come ha detto Zapata, che fa sempre la differenza in attacco, bisogna restare umili, ma le premesse per fare bene ci sono tutte. Peccato per le cessioni importanti, quelle restano un rammarico, perchè in fondo Cairo non ha bisogno di fare cassa sempre, anche se, è chiaro, un occhio al bilancio ci vuole sempre.