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Il capolavoro Torino é incompiuto: ottimo l’attacco, normale la difesa

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

La classifica dice che dopo dodici giornate il Torino occupa il settimo posto con diciannove punti ed é quindi in scia a quelle squadre che oggi sono in una posizione utile per l’Europa League, Lazio e Atalanta che di punti ne hanno ventidue. In mezzo c’é anche il Napoli con ventuno e alle spalle Fiorentina e Inter con diciassette, i viola oltretutto devono recuperare la partita con il Genoa che é al decimo posto in coabitazione con il Cagliari e ha sedici punti. 

Il Torino grazie a mister Mihajlovic ha ritrovato uno spirito battagliero e una vera attitudine al sacrificio che porta molto spesso anche gli attaccanti a ripiegare se occorre. L’attacco poi é il punto di forza della squadra i gol realizzati sono già ventisette e ben diciotto sono stati firmati da Belotti (8), Falque (5) e Ljajic (5). Nella storia granata solo il Grande Torino nella stagione 1947/48 fece meglio andando a segno trentasette volte nelle prime dodici giornate. Indubbiamente é un grande risultato quello che sta ottenendo la squadra di Mihajlovic e, infatti, é seconda per numeri di reti realizzate finora, meglio ha fatto solo la Roma che ha insaccato la palla ventinove volte, la Juventus é dietro al Torino in questa graduatoria avendo realizzato due reti in meno.   

Tutto bene quindi per il Toro? Ni, perché c’é il rovescio della medaglia, i sedici gol subiti dai granata hanno fatto perdere punti per strada e questo è un vero peccato. Potrà sembrare eccessivo puntare il dito su quest’aspetto negativo nel clima di generale euforia che c’é attorno e nel Toro, ma non lo é proprio per niente perché l’Europa è a due passi, ma per andarci va debellato, o almeno ridotto al minimo, il viziaccio di subire gol da palla inattiva oppure da cross spioventi in area che finiscono troppo spesso per essere preda degli avversari che così segnano perché non adeguatamente marcati. Adesso il tempo per migliorare la situazione c’è ampiamente, più avanti, dovesse perdurare il problema, potrebbe essere troppo tardi, alle volte basta anche solo un punticino in meno per non raggiungere l’agognato posto utile.  Mihajlovic é il primo a infuriarsi per queste situazioni che continuano a ripetersi nonostante il martellamento su questi aspetti al quale é sottoposta la squadra in allenamento. Non ci sono dubbi che durante la sosta per gli impegni delle Nazionali, con i giocatori rimasti, Mihajlovic e il suo staff proveranno a trovare soluzioni che saranno immediatamente trasferite anche ai nazionali appena torneranno alla base.

Se il Torino continuerà ad avere uno degli attacchi più prolifici della serie A e se, soprattutto, subirà meno gol un posto per Europa League lo conquisterà senza ombra di dubbio. Non bisogna abbassare la guardia e crogiolarsi sulle meraviglie in attacco perché queste sono solo la metà dell’opera, ma è obbligatorio blindare la propria porta perché significa avere il capolavoro completo e non accontentarsi di uno pregevole finché si vuole, ma incompiuto.


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