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Il catalizzatore per Cerci all'Atletico Madrid può essere l'affare Suarez-Barcellona. Ecco come

di Claudio Colla

Di indubbio mordente il passaggio al Barcellona di Luis Alberto Suarez, 27enne attaccante della nazionale uruguaiana, forte e offensivamente completo quanto controverso e problematico nella gestione caratteriale e disciplinare, gli 81 milioni di euro versati dal club catalano nelle casse del Liverpool potrebbe complicare la vita del Torino nell'impresa di trattenere Alessio Cerci (premesso che il concetto stesso di trattenimento, oltre il doveroso sforzo di attenersi alle crudeli logiche del mercato, non debba appartenere all'orgoglioso modus operandi granata: chi resta lo faccia perché ne è davvero convinto, non controvoglia o per la sola assenza del lucro preventivato). Non per un diretto interessamento dei Reds, concentrati su obiettivi differenti, ma per il beneficio economico che potrebbe a catena trarne l'Atletico Madrid, il cui tecnico Diego Simeone si è ormai più che incapricciato dell'Henry di Valmontone, e appare determinato a sottrarlo alla folta concorrenza italiana. Se infatti Brendan Rodgers, manager del Liverpool, non deciderà e successivamente riuscirà nell'intento di convincere Edinson Cavani a scegliere Anfield Road, il tesoretto accumulato sarà equamente suddiviso su obiettivi di medio-alto calibro, tra cui Wilfried Bony, Salomon Kalou, Dejan Lovren e, vera pietra dello scandalo, Arda Turan. Il forte trequartista turco, da tre anni tra gli uomini-simbolo dei Colchoneros, saliti ai massimi livelli del calcio continentale anche grazie al suo contributo, è infatti un obiettivo primario per Rodgers, e un'avventura in Premier League, potenzialmente la prima in carriera a 27 anni d'età, lo tenta molto. Le fonti inglesi, ufficiali e ufficiose, concordano sul fatto che 20 milioni di euro verranno a breve offerti all'Atletico, e, di fronte a un primo rifiuto, una trattativa sarà comunque avviata. Qualora effettivamente Turan salutasse il pubblico del Vicente Calderón, gli spagnoli sarebbero pronti a reinvestire fortemente su Cerci, prospettandogli se non un posto da titolare certo quanto meno una discreta garanzia tecnica dal punto di vista del minutaggio iniziale; per l'ex-Fiorentina e Roma giocarsela da potenziale titolare in una compagine che competerà in Champions League da titolare non può non rappresentare un'idea come minimo allettante. Tutto rimane comunque da definire, senza dimenticare possibili nuovi inserimenti dalla Serie A o dall'estero; intanto i tifosi granata sperano di potersi godere il quasi 27enne, pronto a riscattarsi dopo un Mondiale dallo scarso spazio in campo e dall'esito infausto, ancora per almeno una stagione.