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Il cinismo granata ha annientato l'Atalanta

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il cinque a uno del Torino sull’Atalanta è un risultato veritiero in quanto i granata hanno capitalizzato al meglio nella ripresa le occasioni che si sono creati e perché i padroni di casa nel secondo tempo non sono riusciti a mantenere la dovuta concentrazione che solitamente hanno, anche se a parziale loro discolpa va detto che la difesa era priva di molti titolari e l’uscita di Manfredini, per problemi muscolari al quarantacinquesimo, ha reso ancor più vulnerabile la squadra.
All’inizio le due squadre non si risparmiano e puntano sul gioco degli esterni alti. De Luca con i suoi movimenti e lo svariare sul fronte d’attacco crea qualche difficoltà al Torino e Ventura chiede a Bianchi e Sgrigna di pressare alto. I granata perdono qualche pallone di troppo sulla trequarti difensiva e fanno un po’ di fatica ad uscire, mentre i nerazzurri vincono più duelli con gli esterni nell’uno contro uno. L’Atalanta sembra poter controllare meglio la partita, anche se a fasi alterne, mantiene il ritmo del gioco abbastanza alto e con l’atteggiamento dei quattro attaccanti, le due punte e i due esterni, spesso impedisce al Torino di far iniziare l’azione da Gillet. Cerci e Santana non sono molto serviti e di conseguenza attaccano poco gli spazi. Gazzi e Brighi in più di un’occasione perdono palla in uscita. Tutto questo porta al 26’ alla traversa di Cigarini su tiro di punizione e al 28’al gol del vantaggio degli orobici con Denis che sullo sviluppo di un calcio d’angolo stoppa bene la palla e il suo tiro risulta imprendibile per Gillet. Il Torino sembra accusare il colpo, ma prontamente si riprende anche perché i padroni di casa abbassano un po’ il ritmo del gioco e lasciano qualche spazio, infatti, otto minuti dopo arriva il pareggio granata: D’Ambrosio crossa di prima intenzione e la palla viene intercettata in area dalla mano di Bonaventura, che ha le braccia troppo allargate, e l’arbitro fischia il rigore, Bianchi con un tiro rasoterra fredda Consigli che si tuffa dalla parte opposta.  Al 46’ l’Atalanta ha l’occasione di passare in vantaggio grazie a una punizione di Denis, che però si stampa all’incrocio dei pali.

Nella ripresa tutto subito sembra che si assisterà ad uno spettacolo simile a quello del primo tempo, con occasioni create su entrambi i fronti però non sfruttate a dovere, invece non è così. L’Atalanta ogni minuto che passa è meno padrona del campo, non mantiene il ritmo e si allunga troppo, saltano così gli schemi e entrambe le squadre provano a passare in vantaggio. Al 61’ Gazzi prolunga un tiro dalla bandierina e manda la palla in rete. La squadra di Colantuono accusa il colpo e non riesce a reagire con la giusta efficacia, Cerci entra maggiormente nel vivo del gioco e tutti i giocatori di Ventura sfruttano meglio le ripartenze avendo a disposizione maggiori spazi che attaccano con buona facilità. Come al 66’ quando Cerci serve un assist perfetto per Stevanovic che si coordina bene e batte Consigli. La partita a questo punto sembra chiusa, ma il Torino non è ancora sazio e al 73’ dalla bandierina Cerci fa partire un tiro invitante per D’Ambrosio che lasciato tutto solo in area manda di testa la palla in rete. Due minuti dopo Bianchi sigla il suo settantesimo gol con la maglia granata.
Con questa vittoria il Torino si ritrova dopo sei giornate con otto punti e a ridosso delle squadre che ambiscono a traguardi ben diversi da una tranquilla salvezza. Senza staccare i piedi da terra, perché il campionato è appena iniziato, la strada intrapresa è quella giusta, ora la sfida più importante per i granata è dare continuità al lavoro fin qui svolto e la gara in casa con il Cagliari, oggi sconfitto due a uno dal Pescara, è un’occasione alla portata da non lasciarsi sfuggire.


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