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Il destino stagionale del Torino dipende solo da Cairo: con 4 mosse il Pres può fare la differenza

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo

L’attesa è finita: da oggi inizia ufficialmente la sessione invernale del calciomercato. Il tempo delle chiacchiere e delle riflessioni è finito ed è arrivato il momento di agire. Il Torino è a un bivio importante: restare nella parte centrale della classifica oppure puntare dritto al posto utile per disputare la prossima Conference League. Qualcuno magari vorrebbe l’Europa League, ma è meglio fare un passo alla volta senza saltare le tappe intermedie. E’ risaputo che al Torino servono innesti mirati: un centravanti, un centrocampista, un trequartista e un terzino sinistro. A patto che resti Lukic e se va via Berisha si potrebbe puntare sulla soluzione interna con la promozione a secondo portiere di Gemello e tenendo Fiorenza come terzo.

Vaganti ha bisogno di un budget adeguato per dare a Juric i giocatori che servono. Senza può fare ben poco e non abbastanza per l’obiettivo Conference League. Non si può fare la spesa senza soldi per quanto ci si ingegni e si sia bravi, quindi dipende solo dal presidente Cairo mettere il direttore tecnico nella condizione di fare bene il suo lavoro.

Cheddira, Nández, Praet e Beruatto. Questi quattro giocatori potrebbero essere i giusti profili per mettere Juric nella condizione di avere una rosa adeguata. L’attaccante del Bari è il capocannoniere della Serie B con dieci gol realizzati in 19 partite non ha esperienza in Serie A, ma se uno vede la porta può comunque fare bene e sarebbe anche un investimento per il futuro visto che il marocchino compirà 25 anni il prossimo 22 gennaio. Nández del Cagliari ha caratteristiche fisiche e tecniche per completare il reparto in mezzo al campo. Praet del Leicester conosce già cosa vuole l’allenatore, parte dei compagni e il calcio italiano per cui non c’è altro da dire. Beruatto del Pisa anche lui non conosce la Serie A, ma sta facendo bene in B e Juric sa trarre il meglio dai calciatori che ha a disposizione, basta vedere cosa sta facendo con Lazaro, e pure lui sarebbe un investimento di prospettiva poiché ha appena compiuto 24 anni, li ha festeggiati lo scorso 21 dicembre.

Per arrivare a questi quattro giocatori serve spendere un po’ di soldi anche perché per Cheddira c’è da battere la concorrenza della Lazio, per Nández quella del Valencia e per Beruatto quella del Bologna, ma a fronte di un esborso indubbiamente non da poco, servirebbero complessivamente più o meno 22 milioni ma con abili trattative forse qualche cosa in meno, il Torino però avrebbe già elementi utili anche per le prossime stagioni. Cairo sul suo profilo Instagram ha fatto questo augurio per il 2023: “Mi sono appena ripreso da un po’ di influenza. Volevo augurare a tutti un anno nuovo in cui torni la pace, in cui i giovani abbiano occasioni di lavoro, in cui ci si prenda cura con amore dei più anziani che sono la nostra forza, in cui si gioisca anche delle piccole cose e in cui tutti tornino a sognare anche ad occhi aperti, cercando di realizzare quei sogni. Buon anno a tutti e un pensiero speciale ai nostri tifosi”. Con Cheddira, Nández, Praet e Beruatto manterrebbe fede alle sue parole, otterrebbe il consenso dei tifosi e il plauso della critica per aver completato la rosa in modo soddisfacente e molto probabilmente indurrebbe Juric a prolungare il contratto.


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