Il Diavolo non intimorisce più il Toro, anzi
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Guardando le bacheche di Milan e Torino verrebbe da pensare che quando le due squadre s’affrontano non c’è storia e i rossoneri possono considerare la gara con i granata poco più che un allenamento, ma in questo caso i trofei vinti non contano perché nelle ultime due stagioni il Torino ha fatto meglio del Milan. La squadra di Inzaghi può provare a farsi coraggio pensando ai diciotto scudetti, alle cinque Coppe Italia, alle sei Supercoppe italiane, alle sette fra Coppe Campioni e Champions League, alle due Coppe delle Coppe, alle cinque Supercoppe Uefa, alle tre Coppe Intercontinentali e alla Coppa del Mondo per club, più due campionati vinti in serie B, una Mitropa Cup e due Coppe latine. Indubbiamente il palmares è di quelli da fare invidia, però la classifica attuale dice che il Torino ha cinque punti in più ed è ancora in corsa, seppur le possibilità siano risicate, per un posto utile per la prossima Europa League, mentre il Milan no e già in questa stagione non ha partecipato a nessuna coppa europea. Il Torino avrà vinto anche solo sette scudetti, cinque Coppa Italia, una Mitropa Cup e tre campionati di serie B e non è andato oltre a disputare una finale di Coppa Uefa, però può affrontare il Milan senza sentirsi inferiore, anzi.
La differenza non la fanno solo i 51 punti del Torino contro i 46 del Milan, ma l’insieme delle altre statistiche relative al campionato: possesso palla 26’:12’’ (Milan) a 26’:12’’ (Torino); palle giocate 566,4 a 544,3; percentuale passaggi riusciti 67,2 a 67,4; percentuale protezione area 50,1 a 50,6; falli commessi 13,6 a 14,1; supremazia territoriale 10’:38’’ a 8’:59’’; angoli 5,1 a 4,7; percentuale attacco alla porta 46,6 a 49,1; tiri dentro lo specchio della porta 4,2 a 4,6; tiri totali 10,9 a 13,4; percentuale pericolosità 44,5 a 46,5; giocate utili 85,2 a 88,8; media goal fatti 1,4 a 1,2. Il fatto che il Milan abbia segnato più reti, 50 a 43, viene compensato dal minor numero di quelle subite dal Torino, 42 a 49, che corrispondono a undici vittorie, tredici pareggi e dodici sconfitte per i rossoneri a fronte delle tredici vittorie, dodici pareggi e undici sconfitte dei granata.
Il Torino quindi può permettersi di affrontare il Milan senza alcun timore reverenziale e concentrarsi solo ed esclusivamente a ottenere la vittoria per continuare ad alimentare la flebile speranza di arrivare al sesto posto. Per i granata c’è l’obbligo di vincere e se la buona sorte concederà loro altre frenate di Inter e Sampdoria per la seconda stagione consecutiva sarà Europa League. Riuscire a ripetere quanto fatto e ottenuto nello scorso campionato sarebbe importantissimo per il Torino, perché non solo consoliderebbe la crescita delle ultime stagioni, ma porrebbe solide basi per il futuro, trattenere i giocatori migliori e attirarne nuovi di qualità è molto più facile se si giocano le coppe internazionali.