Il gioco delle parti su Cerci, Darmian e Glik preoccupa i tifosi
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Comproprietà “maledettissime” comproprietà, se da una parte sono una soluzione gradita per le società dall’altra sono un tormentone per i tifosi, soprattutto se riguardano giocatori che hanno dimostrato sul campo di essere utili alla causa. Nella soluzione delle comproprietà le società che hanno a metà il cartellino dei giocatori si cimentano in strategie sottili volte tutte a cercare di portare a casa un buon affare, così capita anche per le questioni che riguardano Cerci, Darmian e Glik.
Cerci è in comproprietà libera fra la Fiorentina e il Torino e dopo essere stato per un’intera stagione alle dipendenze di Ventura, suo grande mentore, il giocatore ha rifatto vedere qual è il suo valore. Infatti è approdato in Nazionale e in Brasile si sta giocando la possibilità di essere inserito fra coloro che saranno presi in considerazione da Prandelli per il mondiale del prossimo anno. Va da sè che il valore di Cerci è lievitato, l’estate scorsa il Torino sborsò 2,5 milioni di euro per la sua metà e nell’affare fu inserita anche la comproprietà di Bakic, oggi la Fiorentina per cederlo chiede il doppio. Il Torino dal canto suo dopo aver riportato agli onori delle cronache il giocatore - che se fosse rimasto a Firenze ben difficilmente avrebbe disputato un campionato come ha fatto in granata, infatti, nonostante tutto non rientra nei piani del club viola per la prossima stagione - non è molto felice di dover sborsare altri 5 milioni per averlo. Cerci interessa a squadre di primo piano come Milan, Napoli e Inter, ma se alle buste la cifra per aggiudicarselo fosse effettivamente di 5 milioni e se finisse alla Fiorentina il club viola per rientrare dell’esborso dovrebbe venderlo per almeno lo stesso ammontare e non guadagnerebbe nulla più dei 2,5 milioni che ha già ottenuto dal Torino per la comproprietà, non facendo quindi un grande affare, di conseguenza dovrebbe ricavare più di 5 milioni dalla vendita. Se invece fosse il Torino a garantirsi l’acquisto solo nel caso lo volesse tenere il salasso economico varrebbe la candela a patto che il giocatore ripetesse, anzi migliorasse il suo rendimento nel prossimo campionato in modo da venderlo la prossima estate guadagnando ben più dei 7,5 milioni in totale spesi per lui, ma se il Torino, magari pressato dallo stesso Cerci voglioso di approdare in una squadra che punta a traguardi ambiziosi come lo scudetto o la partecipazione alla Champions League, dovesse rivendere il giocatore in questa sessione di calciomercato dovrebbe trovare subito una società disposta a pagarlo più di 7,5 milioni e questo vorrebbe dire che Cerci vale almeno 8 milioni. Chissà se Milan, Napoli e Inter ritengono congruo questo prezzo per un giocatore che non ha esperienza a livello internazionale, negli ultimi anni ha disputato un solo campionato ad alto livello in serie A e finora ha reso al meglio solo se allenato da Ventura? La questione indubbiamente è complicata e per risolverla ci vorrà grande perizia e una capacità non indifferente nel trattare se si vuole portare a casa un vero affare.
Darmian e Glik sono in comproprietà con il Palermo e da due stagioni giocano nel Torino, la prima erano in prestito. Entrambi hanno contribuito a far tornare i granata in serie A e a farceli rimanere, questo di conseguenza ha comportato che il valore del loro cartellino aumentasse e che altre società siano interessate a loro. Il Torino vorrebbe rinnovare per un’altra stagione la comproprietà, ma il Palermo ha già detto che non è disponibile, se il club granata li vuole deve comprarli. Poiché la squadra siciliana è retrocessa in serie B, il Torino si sente in una posizione di maggiore forza in quanto i due giocatori perché mai dovrebbero accettare di giocare fra i cadetti, ma allo stesso tempo in caso di mancato accordo la soluzione dipenderebbe dalle buste e il Palermo potrebbe scrivere una cifra più alta contando sul fatto che Darmian e Glik potrebbero essere ceduti in un secondo momento ad altre squadre o tramite una vendita definitiva o aprendo una nuova comproprietà a cifre più vantaggiose per il club rosanero. E’ indubbio che il Torino ha bisogno di giocatori come Darmian e Glik e forse la soluzione migliore sarebbe prenderli in modo definitivo senza correre il rischio di perderli nella roulette russa delle buste; trovare dei sostituti, anche solo per uno di loro, rischia di essere economicamente più oneroso senza contare l’incognita, tattica, caratteriale e ambientale, dell’integrazione di nuovi giocatori.
Se si vuole il bene del Torino fare un piccolo passo indietro nelle tattiche di mercato potrebbe voler dire farne due avanti verso il traguardo del posizionarsi stabilmente nella parte sinistra della classifica.
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