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Il Milan non è solo Kakà e la difesa decimata non faccia cantare vittoria

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

A quattro giorni dalla partita con il Milan Ventura può sicuramente essere più ottimista di Allegri, che avrà pure un talento come Kakà aggiunto ai vari Balotelli, Robinho e compagni, ma che a parte Zaccardo non ha difensori esterni di ruolo a disposizione poiché agli infortunati Abate, Bonera e Silvestre si è aggiunto anche De Sciglio, mentre al momento il tecnico granata ha un solo giocatore non disponibile: Masiello. Nonostante questo evidente problema il Milan non è da sottovalutare, sicuramente non sarà irresistibile in difesa, però sia a centrocampo sia in attacco ha uomini per rendersi pericoloso in qualsiasi istante.

 

Il ritorno di Kakà, che proprio con il Torino disputerà la sua prima partita ufficiale da neo-rossonero, è un valore aggiunto per il Milan e sarà schierato nel ruolo a lui più congeniale di trequartista, questo comporterà inevitabilmente che i giocatori del Torino dovranno prestare un occhio di riguardo a lui, senza però cadere nell’errore di perdere di vista gli altri suoi compagni, tutti capaci di accelerate improvvise e di movimenti con e senza palla che li portano a ritrovarsi a tu per tu con il portiere avversario.

 

Visti i problemi che il Milan ha sugli esterni difensivi il Torino potrà puntare al gioco sulle fasce e sfruttare le capacità di Cerci, questo però inevitabilmente porterebbe a far ritornare Alessio al suo ruolo vero di esterno destro, se da un lato questa soluzione potrebbe sicuramente pagare dall’altro c’è il rischio che la squadra mantenendo il 3-5-2 sia troppo sbilanciata in avanti e si esponga alle incursioni rossonere, oppure che si richieda un sacrificio eccessivo agli attaccanti e agli esterni alti a scapito della lucidità sottoporta. Magari una soluzione un po’ più blindata nella fase di non possesso palla potrebbe garantire una maggiore copertura difensiva e allo stesso tempo permettere al Torino di rendersi pericoloso dalle parti di Abbiati sfruttando le ripartenze e le fasce. Padelli, D’Ambrosio o Darmian, Darmian o Glik, Rodriguez o Bovo, Moretti, Pasquale o D’Amborsio, Cerci, Vives, Brighi, Immobile e Meggiorini, potrebbero essere una soluzione con Vives piazzato davanti alla difesa e Brighi a dettare i tempi in mezzo al campo, mentre Cerci sarebbe libero di partire dalla fascia per accentrarsi e andare al tiro o servire un compagno meglio piazzato. Soprattutto, però, chiedere a Meggiorini un gran sacrificio come accadde nel derby di ritorno dello scorso campionato, quando con abnegazione e ottimi risultati spesso impedì a Pirlo di esprimersi al meglio e di rifornire adeguatamente i compagni, infatti la Juventus riuscì solo nel finire della partita a sbloccare il risultato con un tiro di Vidal all’86, lasciato un po’ troppo libero di agire dai difensori granata. Chiaramente il Torino sarebbe un po’ sbilanciato sulla fascia destra e questo potrebbe favorire il Milan che se riuscisse a contenere Cerci renderebbe meno pericoloso l’attacco granata, ma se Immobile fosse libero da incombenze che esulano da quelle tipiche degli attaccanti potrebbe sfruttare il suo fiuto per il gol e le sua capacità d’inserimento negli spazi anche stretti sfruttando magari le verticalizzazioni di compagni quali Moretti, D’Ambrosio e Pasquale o i passaggi di Brighi, senza contare che per quanto imbrigliato lo stesso Cerci sicuramente riuscirebbe a liberarsi almeno qualche volta dalla marcatura e rendersi pericoloso. Ovviamente la difesa del Torino non dovrebbe avere sbavature o concedersi neppure la minima disattenzione altrimenti vanificherebbe qualsiasi soluzione positiva si adottasse nelle altre zone del campo.

 

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