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Il Mondiale la vetrina che influirà sul mercato del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Fra quattro giorni inizierà il Mondiale e com’è tristemente noto l’Italia non vi parteciperà perché non si è qualificata, ma in Russia ci saranno eccome giocatori che militano nel nostro campionato e ce ne saranno anche di granata. Infatti, Ljajic, Ansaldi, Obi e Niang saranno impegnati con le rispettive Nazionali. Avere gli occhi del mondo pallonaro su di sé è una grandissima occasione, che se sfruttata, può spalancare le porte del calciomercato.

Nel Torino si può dire che il solo Ansaldi ha la certezza di restare, mentre gli altri tre, per motivi differenti, no. Ljajic nel 3-5-2 che utilizzerà Mazzarri come modulo base per caratteristiche tecniche non è fondamentale e poi pesa su di lui la discontinuità di rendimento che fa mettere in secondo piano la superiore capacità di leggere le situazioni di gioco e di trattare il pallone. Obi ci starebbe nell’economia del gioco, ma i tanti infortuni che ne hanno costellato al carriera lasciano dubbi sull’opportunità di rinnovargli il contratto che scadrà a giugno del prossimo anno. Niang, pagato come mai nessuno finora nell’era Cairo, non ha saputo convincere né con Mihajlovic prima né con Mazzarri poi.

Dei quattro quello che ha le maggiori possibilità di avere una maglia da titolare in Russia è Ljajic con la Serbia, mentre per gli altri tre, Ansaldi con l’Argentina, Obi con la Nigeria e Niang con il Senegal, dipenderà dalle scelte che faranno i rispettivi commissari tecnici. Comunque tutti potenzialmente possono sfruttare la vetrina che offre il Mondiale. Il Torino, quindi, starà alla finestra in attesa di capire come potrà monetizzare l’eventuale cessione dei giocatori che non sono considerati incedibili. E’ evidente che di conseguenza ci saranno ripercussioni anche sul mercato in entrata perché nessuno sarà svenduto e nel caso non arrivassero offerte questi giocatori rimarranno in granata con buona pace di Mazzarri.