Il Palermo non è da sottovalutare, ma il Toro se vuole può
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
All’andata con il Palermo fu zero a zero con un assedio per Gillet che si superò nel respingere i tiri soprattutto dalla distanza dei giocatori rosanero, quel punto fu in gran parte merito del portiere granata. Domenica all’ora di pranzo Gillet e con lui i tifosi del Toro si augurano che la partita si svolga in maniera differente, non tanto perché si possa pensare che sarà una passeggiata per i granata affrontare in casa l’ultima in classifica, ma perché il Torino vuole raggiungere il prima possibile i quaranta punti che significano matematica salvezza e vuole lasciarsi alle spalle l’incredibile partita con il Cagliari.
Il Palermo non è squadra da sottovalutare anche se quest’anno continua ad avere molti problemi ed è stata sballottata fra un allenatore e l’altro, nel mercato di gennaio molti giocatori sono andati via e tanti sono arrivati e ci sono stati cambiamenti fra i dirigenti. Gasperini, che era alla guida dei rosanero all’andata e che è stato appena richiamato per provare a compiere il miracolo di far restare la squadra in serie A, in rosa ha giocatori del calibro di Miccoli, Sorrentino e Dossena, tanto per fare qualche nome, e sa perfettamente che il Torino si basa in fase offensiva sul gioco degli esterni e a centrocampo ha Gazzi che è abilissimo nell’intercettare e rubare palloni dai piedi degli avversari ed è lecito attendersi che prenderà le dovute contromosse per arginare i punti di forza dei granata in modo da metterli in difficoltà.
Se il Palermo ha bisogno assoluto di vincere, il Torino non lascerà nulla d’intentato per aggiudicarsi l’intera posta in palio. Ventura dovrà fare a meno di Ogbonna e Diop squalificati e di Jonathas, Caceres e Bakic infortunati, ma nonostante queste defezioni potrà allestire sulla carta una formazione in grado di esprimere il proprio gioco in modo da avere la meglio sul Palermo. Alcuni dubbi da sciogliere su chi domenica andrà in campo ci sono ancora, ma il tecnico granata ha il tempo per trovare le soluzioni migliori. All’andata optò per un centrocampo a tre con Basha, Gazzi e Vives e in attacco si affidò al trio Cerci, Bianchi e Meggiorini, domenica inizialmente potrebbe cambiare modulo e presentarsi con il consueto 4-2-4, da vedere se in mezzo al campo al fianco di Gazzi ci sarà Vives, più probabile, o Brighi, più difficile che ci possa essere Basha soprattutto in caso di mediana a due. Sulle fasce Cerci e Santana, rimessosi dall’ultimo acciacco, e la coppia d’attacco potrebbe essere formata da Barreto e Bianchi sempre che il mister non voglia sfruttare il maggior affiatamento che c’è fra Barreto e Meggiorini.
La classifica permette al Torino di giocare senza affanni e senza l’obbligo di avere un solo risultato utile come invece accade al Palermo, bisognerà vedere se in campo prevarrà la fame di punti di chi si gioca il tutto per tutto oppure la lucidità di chi sfrutta una partita, per certi aspetti molto delicata, per dimostrare che ha acquisito la maturità per non ricadere nell’errore del primo tempo della scorsa gara di scendere in campo senza quella determinazione che porta a sfruttare appieno la consapevolezza dei propri mezzi, in modo da imporre il proprio gioco e tramite esso conquistare l’intera posta in palio.