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Il paradosso della sfida tra Torino e Sassuolo: grandi e provinciali invertiti

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Il Torino ha scritto la storia del calcio italiano, ma i successi appartengono al passato perché il presente è tipico delle squadre cosiddette provinciali: stare a metà classifica senza troppi dolori, se è possibile, ma con relative gioie. Il Sassuolo, che ha frequentato la serie A per la prima volta nella stagione 2013-2014, è la squadra dell’omonima città che non è capoluogo di provincia, quindi definirla provinciale non è spregiativo, come spesso accade utilizzando questo termine, ma un dato di fatto. Domenica pomeriggio ci sarà lo scontro diretto che vede in vantaggio la formazione di Di Francesco che in classifica occupa il settimo posto con quarantanove punti, mentre quella di Ventura parte in svantaggio, infatti, è undicesima in condominio con l’Empoli a quota quarantadue.

Anche il confronto fra i due allenatori, quello del Torino fra i veterani della serie A e quello del Sassuolo fra i più giovani, è appannaggio del secondo. Di Francesco arrivato sulla panchina dei neroverdi nella stagione 2012-2013 ha centrato subito la storica promozione nella massima divisione vincendo il torneo cadetto; nell’anno successivo, dopo un breve esonero durato cinque giornate, con un turno d’anticipo sulla fine del torneo ha mantenuto la squadra in serie A piazzandosi diciassettesimo; nel campionato sorso è arrivato dodicesimo e in questo a quattro giornate dal termine è settimo. Un crescendo per Di Francesco. Ventura al suo primo anno al Torino ha riportato la squadra in serie A direttamente, ma arrivando secondo per differenza negli scontri diretti, anche se a pari punti con il Pescara di Zeman; nella stagione 2012-2013 ha mantenuto la categoria arrivando sedicesimo; l’anno successivo ha condotto i granata al settimo posto e grazie ai problemi del Parma, mancata licenza Uefa, a disputare l’Europa League dopo vent’anni d’assenza dalla ribalta internazionale che conta; il campionato scorso è arrivato settimo e agli ottavi in Europa League e in questo è undicesimo. Un saliscendi per Ventura.

Il Torino vorrebbe tornare stabilmente nella parte sinistra della classifica e ogni anno lottare per un posto in Europa League. Il Sassuolo anche, magari non si parla ancora esplicitamente di disputare le coppe internazionali, ma l’idea c’è già per il prossimo futuro. Dallo scontro diretto si capirà un po’ meglio se il paradosso del Torino che da grande squadra è diventata provinciale e del Sassuolo che da provinciale aspira a diventare grande è solo temporaneo o già una realtà consolidata.


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