Il primato in vetta va conservato
Tra record da battere, avversari stra-motivati e dea bendata un po’ distratta il Torino si appresta a incontrare la Juve Stabia. Che i Ventura-boys siano ancora lontani dal frantumare il record della prima sconfitta in B alla diciottesima giornata – avvenuto in trasferta nella stagione 1989-1990, prima sette vittorie tutte in casa e 10 pareggi due fra le mura amiche e otto in trasferta, ad opera del Messina per due a zero con doppietta di Protti – è sicuro, ma si sa che i record prima o poi devono essere battuti, allora perché non provarci quest’anno? Sicuramente la Juve Stabia non sarà un avversario facile non solo per le sue capacità, ma anche per la rabbia dovuta ai cinque ulteriori punti di penalizzazione (uno era già stato dato a causa di inadempienze amministrative) per illecito sportivo relativo ad una presunta combine risalente al derby con il Sorrento di tre anni fa, che hanno fatto ruzzolare i campani a sette punti in classifica. Quindi sono invogliati a metterci ancora più determinazione nel riprendersi sul campo ciò che è stato tolto nelle aule di giustizia. Per quel che concerne la distrazione della dea bendata Sgrigna accusa un problema muscolare al polpaccio destro, come se gli infortuni agli esterni non condizionassero già abbastanza le scelte dell’allenatore.
Ventura non si cruccia della mala sorte che gli ha sottratto già parecchi giocatori. Finora in nove gare ha sempre schierato formazioni differenti e avvalendosi della disponibilità e della collaborazione dei suoi giocatori ha utilizzato Suciu e Antenucci da esterni, per sopperire alle forzate assenze dei compagni in quel ruolo. Certo è che, se Sgrigna dovesse fermarsi per risolvere il problema al polpaccio, difficilmente Antenucci potrebbe sacrificarsi a fare l’esterno perché dovrebbe rimanere a disposizione nel suo ruolo naturale, visto che come punte centrali rimarrebbero solo Bianchi ed Ebagua e un sostituto è indispensabile. Per fortuna che a disposizione del mister in qualità di esterni sono tornati Oduamadi e Verdi, che si sono ripresi dagli infortuni, e Stevanovic, che dopo il turno di riposo in occasione della gara con il Verona, è pronto a tornare in campo. Surraco giorno per giorno acquista condizione e può garantire sempre maggiore tenuta, in termini di tempo, in campo. Alla partita con la Juve Stabia mancano ancora due giorni e se la buona sorte si ricorderà del Toro restituirà Sgrigna integro, altrimenti Ventura farà di necessità virtù e troverà l’ennesima soluzione per mandare in campo la squadra più competitiva possibile e i calciatori si daranno ancora più da fare aiutandosi gli uni con gli altri.
La determinazione e il voler raggiungere l’obiettivo non mancano sicuramente ai giocatori granata e poi sabato pomeriggio prevarrà anche la voglia di fare bella figura davanti al proprio pubblico che accorrerà in massa, la Maratona è già quasi esaurita, per ammirare i propri beniamini all’opera. Se tutto ciò non bastasse c’è anche un altro motivo per far bene: onorare la memoria di Fabio Massimo Pozzo e Lorenzo Ghedi, uccisi da due criminali, che cercando di oltrepassare il casello autostradale senza pagare il pedaggio, dopo aver rubato la motrice e un tir carico di spumante, hanno investito l’auto sulla quale viaggiavano i due ragazzi facendola finire sotto la parte posteriore del pullman che trasportava la squadra granata di ritorno dalla vittoriosa trasferta con il Verona. La vittoria con la Juve Stabia sarebbe anche il modo migliore possibile per stare vicino a Paolo Pozzo, fratello di Fabio Massimo, anche lui a bordo dell’auto travolta e ricoverato in ospedale per i traumi riportati a causa dell’incidente.
Motivi, sportivi ed extracalcistici, per mantenere il primato della classifica ce ne sono tanti e i Venrtura-boys sanno come trasformarli in successi sul campo, basta ricordarsi sempre che chi vuole può.