Il rilancio di Belotti passa anche da Iago Falque
Fonte: Elena Rossin
Il “Gallo” deve tornare a cantare per il bene suo e del Torino. Le premesse ci sono tutte, infatti, quest’anno ha iniziato la stagione bene essendosi messo alle spalle l’infortunio e la ricaduta che ne avevano condizionato il rendimento nello scorso campionato e anche le scorie dovute alla mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale in Russia. Questo gli ha permesso di fare una preparazione estiva con i compagni al meglio e i risultati si sono visti: 9 gol nelle amichevoli pre campionato, uno al Liverpool, uno anche al Nizza, doppietta alla Pro Patria e cinque alla Bormiese. E poi in Coppa Italia con il Cosenza una doppietta. Con l’inizio del campionato, però, la vena realizzativa di Belotti si è un po’ prosciugata e in otto giornate è andato a segno solo nelle partite con l’Inter e con il Napoli su rigore.
Fisicamente l’attaccante sta bene e, quindi, da lui ci si aspettano più gol. Sicuramente non lesina l’impegno, ma qualche imprecisione sottoporta non da lui la si è vista. C’è, però, anche da dire che non è rifornito adeguatamente. E sta anche patendo le variazioni che ci sono state nel reparto offensivo con l’arrivo di Zaza l’ultimo giorno di mercato e poi l’addio di Ljajic. Durante la preparazione estiva Mazzarri aveva provato Belotti e Falque e fra i due si stava instaurando un’intesa favorita anche dal fatto che giocavano insieme già da due stagioni. L’infortunio di Falque ha di conseguenza acuito le difficoltà del “Gallo”. Per fortuna di tutti adesso lo spagnolo è guarito e, grazie anche alla sosta per gli impegni della Nazionale senza la convocazione di Belotti da parte del Ct Mancini, si può sfruttare questo periodo per mettere a punto schemi e giocate che si sperino diano i frutti già a partire dalla ripresa del campionato, dopo la sosta, nella partita in trasferta con il Bologna.
Per lottare per un posto utile in Europa League il Torino ha bisogno dei suoi giocatori al top e dei gol di Belotti e Iago Falque può dare una grande mano al “Gallo”, lui che nelle precedenti due stagioni ha contribuito alla causa granata con ventiquattro reti e sedici assist.