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Il rinnovo del contratto di Ventura con il Torino: sì … no … forse l’Azzurro

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Cairo e Ventura hanno un rapporto consolidato e non ci sono avvisaglie che possano far pensare che il rinnovo del contratto dell’allenatore, in scadenza a giugno, possa presentare particolari problemi. Infatti, a margine della vittoria della Supercoppa che ha visto la Primavera di Moreno Longo conquistare il trofeo, dopo aver battuto la Lazio due a uno, il presidente granata ha detto: “Continueremo certamente con Ventura. A breve faremo un annuncio importante che lo riguarda”. Magari la firma è già stata apposta sul contratto o lo sarà nei prossimi giorni, però se anche l’annuncio dovesse ritardare questo non significa che si possa arrivare a un divorzio. Se il Torino, inteso come squadra, nell’ultimo periodo non avesse accusato qualche difficoltà a causa dei tanti infortuni ai giocatori, dei troppi gol presi e dei pochi punti conquistati nelle ultime giornate (cinque in otto partite e solo due nelle ultime sei), dopo un avvio decisamente positivo (dieci in quattro gare), forse la famosa firma, che sancirebbe il prolungamento del contratto del mister, sarebbe già arrivata. Si sa che nel calcio il momento conta, quindi l’impressione è che si tratti solo di un rinvio a un periodo più roseo.

In Italia non capita spesso che un allenatore sieda sulla stessa panchina per lungo tempo e Ventura è l’allenatore del Torino dal 6 giugno 2011 ed è quindi alla quinta stagione consecutiva alla guida della squadra granata, non sarà un record assoluto, però non è anche poco. I risultati in questi anni li ha sempre conseguiti e ha valorizzato più giocatori creando plusvalenze, magari il suo gioco non sempre ha convinto tutti, ma ci sta. Ora che il Torino si è tirato fuori da anni di altalena fra serie A e B, che ha consolidato la sua posizione nella parte sinistra della classifica arrivando anche a calcare i campi in Europa e che asticella è stata alzata il compito per Ventura è diventato più arduo perché le pretese sono aumentate. D’altro canto anche il mister, che ha un bel caratterino, vuole giustamente che gli siano riconosciuti meriti per aver portato il Torino dalle stalle ai piani, se non proprio alti o nobili, almeno a quelli dove la vista spazia su un bel panorama. Ipotizzare che si aspetti un aumento dell’ingaggio congruo, almeno un contratto biennale e garanzie sull’avere sempre una rosa competitiva per gli obiettivi richiesti è il minimo. Cairo ha dimostrato di saper gestire la società con oculatezza, per qualcuno forse è stato diciamo un po’ parsimonioso, di conseguenza valuta con attenzione tutto e agisce quando ritiene che il momento sia quello giusto.

L’annuncio del rinnovo del contratto a Ventura potrebbe arrivare oggi, domani, prima di Natale, per l’anno nuovo, per Pasqua o alla fine del campionato o magari mai. A prescindere dai risultati della squadra o forse proprio a seguito dell’andamento di questa stagione le strade di Ventura e del Torino potrebbero divergere, senza che necessariamente ci sia una rottura dovuta a chissà quali problematiche, magari semplicemente perché si è esaurito un ciclo o c’è voglia di esplorare nuovi orizzonti. Ventura vanta una lunga carriera ed è considerato un allenatore che sa far giocare le sue squadre, ma non è mai arrivato a sedere su una panchina di una big, infatti, il suo apice lo sta avendo con il Torino. Non ci sarebbe da stupirsi se in caso di divorzio fra Antonio Conte e la Nazionale a prendere il posto dell’attuale Ct fosse Ventura. Nella consueta intervista rilasciata alla Rai da Conte prima dell’amichevole con il Belgio lo stesso Ct ha detto: “Il mio futuro in azzurro dipenderà molto dall’esito dell’Europeo”. Restare o diventare Commissario tecnico della Nazionale dipende da molti fattori, ma sicuramente è un traguardo al quale aspira ogni allenatore e se a Ventura arrivasse la proposta di portare l’Italia ai Mondiali in Russia è ben difficile che rinunci a una tale opportunità e lo si potrebbe capire.


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