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Il super gol di Quagliarella illude poi Insigne e Callejon castigano il Toro

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il Napoli è partito pressando il Torino, ma i granata hanno fatto presto a prendere le misure ai partenopei e dopo meno di quattordici minuti sono passati in vantaggio con uno stupendo gol di Quagliarella. Maksimovic ha visto il compagno che effettuava un taglio e lo ha servito, Fabio partito sul filo del fuorigioco ha stoppato la palla al volo, si è girato e da posizione defilata ha segnato. Che gol! Il San Paolo si è ammutolito per lo shock, ma l’attaccante non è solo bravo è anche un gran signore e da ex non ha esultato nonostante la fattura della rete meritasse un’esultanza pari alla sua bellezza. Per il Torino la partita si era messa proprio bene e il Napoli per qualche minuto aveva accusato il colpo, ma ben presto si è ripreso e ha iniziato a pressare i granata che colpevolmente hanno arretrato il baricentro concedendo metri ai padroni di casa, così è iniziato lo show a chi fra azzurri e granata commetteva l’errore più marchiano, unico a sottrarsi Gillet, che ripetutamente negava il gol del pareggio al Napoli. 23’ Maksimovic perde malamente la palla concedendo il contropiede al Napoli che mette a tu per tu insigne con Gillet, ma il giocatore partenopeo non è impeccabile nel tiro e colpisce il palo, il pallone finisce a Higuain che tenta di spedirlo in rete per due volte, ma prima Moretti e poi Maksimovic respingono. 36’ Inler di destro manda di poco a lato la palla rinviata di testa da Moretti un po’ troppo centralmente. 30’ Insigne tira e Gillet smanacciando allontana. 32’ Ancora Insigne che a tu per tu con l’estremo difensore del Torino si fa respingere il tiro non effettuato in modo preciso, come già il precedente, colpevole la retroguardia granata che ha permesso al giocatore del Napoli di arrivare tutto solo davanti al proprio portiere. 38’ Altra occasione per Inler che prova i riflessi di Gillet che con la punta delle dita alza la palla sopra la traversa. 39’ Higuain riceve palla da calcio d’angolo e da ottima posizione spedisce il pallone alto non calibrando bene il rimbalzo. 42’ Insigne dalla distanza impegna Gillet che in due tempi para. 44’ Altro tiro di Insigne, ma senza pretese infatti il portiere granata non ha problemi ad afferrare la palla.

 

Con un tale assedio ci si aspettava che nella ripresa Ventura inserisse subito Gazzi che tanto bene aveva fatto nelle precedenti partite, già aveva un po’ stupito non vederlo in campo dal primo minuto, ma così non è stato fino a dopo il gol del pareggio napoletano e il Torino ha continuato a subire la pressione del Napoli sperando sempre nei miracoli di San Gillet. Che il belga sia un ottimo portiere non ci sono dubbi, ma non si può sempre far conto su di lui e sul fatto che ci metta una pezza, ci vuole maggiore attenzione ed evitare errori che possono costare molto cari, come immancabilmente è avvenuto. 51’ A seguito di un calcio d’angolo colpo di testa di Albiol e palla sulla traversa. 53’ Maggio crossa per Michu non marcato in area e di testa manda sulla traversa, Gillet era ben piazzato e il tiro non impeccabile. 55’ Il gol del Napoli: Insigne riceve da Zuniga che lo coglie in beata solitudine in mezzo all’area e questa volta l’attaccante non sbaglia e di testa insacca, Gillet ha provato a intercettare, ma questa volta nulla ha potuto. Finalmente Ventura inserisce Gazzi al posto di Benassi per ricreare con Vives la diga davanti alla difesa, ma la frittata in parte era fatta.

 

Il Napoli ci crede e continua a pressare il Torino che non riesce a ripartire perché Quagliarella è troppo solo in avanti per far salire la squadra, Larrondo dà una mano ai compagni in fase difensiva e Bruno Peres e Darmian sono costretti più ad agire da terzini in difesa che da esterni a spingere in avanti. El Kaddouri anche lui non riesce a supportare a dovere le punte perché il baricentro della squadra è troppo arretrato. I padroni di casa provano ripetutamente a raddoppiare: Callejon (59’), Gargano (61’), e Higuain (62’), ma un po’ la mira non è perfetta e un po’ Gillet è attento e l’appuntamento con il gol viene rimandato. Il Torino prova qualche rara sortita dalle parti di Rafael sfruttando il fatto che le squadre si sono allungate e che ci sono spazi per manovrare, ma senza fortuna. Al 70’ Quagliarella cade in area dopo che Albiol gli tira la maglia, ma si becca anche l’ammonizione per simulazione, forse perché non ha fatto nulla per evitare di finire a terra, però il fallo, anche se non evidentissimo, c’era. Non basta l’ingresso di Molinaro per Bruno Peres, meno brillante che nelle precedenti due partite nelle scorribande sulla fascia, per evitare il secondo gol del Napoli. Al 72’ Callejon su apertura di Insigne s’inventa un tiro, decisamente più un tentativo di servire Higuain, che fa infilare la palla in rete con Gillet che non può evitare di subire il secondo gol.

 

Il Napoli forte dell’aver ribaltato il risultato è attentissimo a non concedere troppi spazi al Torino e al 90’ prova ancora con Inler a blindare il risultato, ma il tiro finisce di poco a lato. Il Torino dal canto suo tenta di ristabilire la parità, però senza troppa fortuna. All’88’ Molinaro crossa male e la palla attraversa tutta l’area, forse anche sfiorando la traversa senza che nessun compagno possa intercettarla e Quagliarella s’infuria perché voleva il tiro un po’ arretrato in modo da poter intervenire. Al 91’ Gazzi con un rasoterra insidioso costringe Rafael a deviare la palla e sul conseguente angolo il portiere partenopeo esce sbagliando il tempo e la palla finisce sul polso di Zuniga che è in mezzo all’area, gli estremi per un calcio di rigore ci sono, ma l’arbitro Massa e i suoi collaboratori non sono dello stesso avviso e a nulla sono valse le proteste dei granata.
La partita è così finita con la vittoria del Napoli e tanto rammarico per il Torino perché soprattutto nel primo tempo riusciva a recuperare palla con discreta facilità, poi con altrettanta facilità a commettere errori evitabili perdendo palla a metà campo quando sarebbe stato non particolarmente difficile gestirne il possesso non esponendosi ai contropiede degli avversari. Altre due cose ha evidenziato questa partita: se non segna Quagliarella nessun altro ci riesce, in mezzo al campo Gazzi è imprescindibile. Ora la sosta per gli impegni della Nazionale con la possibilità di riflettere e di cercare di trovare soluzioni che rendano più incisivo il Torino.