Il Torino aggrappato al numero quattro: la salvezza è a un passo, ma va conquistata
Fonte: Elena Rossin
Il Toro all’insegna del quattro. Il pareggio con il Verona di ieri ha comunque portato un punto prezioso al Torino che sommato alle sconfitte di Benevento e Spezia dà un piccolo margine utile in ottica salvezza. Tutto gira intorno al numero quatto perché quattro sono i punti che la squadra di Nicola ha in più del Benevento, che è terzultimo. Quattro sono le partite che il Torino deve ancora giocare a iniziare da quella di mercoledì sera con il Milan e proseguendo poi sabato con lo Spezia, il martedì successivo con il recupero con la Lazio e finendo nel week end del 22-23 con il Benevento. E quattro sono i punti che il Torino ha conquistato nelle ultime tre partite, infatti dopo la sconfitta con il Napoli sono arrivati il successo sul Parma e appunto il pareggio con gli scaligeri.
Quella di ieri con il Verona non è stata una bella partita perché i granata non sono riusciti a giocare in modo fluido e con quel mordente di chi vuole a tutti i costi conquistare i tre punti e difatti hanno più volte rischiato di andare in svantaggio prima che il gol di Vojvoda al quarantesimo del secondo tempo desse l’illusione che potessero vincere. Illusione che è durata solo tre minuti essendo arrivata la doccia fredda del gol di Dimarco su un contropiede, conseguente a una palla persa, che si sarebbe potuto evitare se più giocatori del Torino non fossero stati fuori posizione. Tanta sofferenza, troppa così come sono stati troppi gli errori visti in campo: palle perse, passaggi non riusciti, tiri imprecisi, occasioni sprecate. E per onestà bisogna dire che il Verona se non si fosse trovato nella confort zone di metà classifica avendo dominato per tutta la partita senza fare gol prima dell’ottantottesimo molto probabilmente ci avrebbe messo quel qualche cosa di più utile a segnare prima.
Adesso il Torino è costretto a lottare per non dilapidare quei preziosissimi quattro punti di vantaggio sul Benevento. E a disposizione ha due scontri diretti. Il primo con lo Spezia, oggi sotto di lui di un punto e che nel prossimo turno dovrà vedersela con la Sampdoria prima di arrivare al match diretto, e il secondo all’ultima giornata con il Benevento. I granata devono assolutamente scongiurare di doversi trovare negli ultimi novanta minuti ad essere obbligati a fare punti per non retrocedere, magari non accadrà perché prima tutto sarà già stato deciso, però, restare in A più per demeriti altrui che per meriti propri sarebbe l’epilogo triste di un’altra annata sciagurata.