Il Torino al banco di prova con la Lazio: tanti osservati speciali fra i granata
Fonte: Elena Rossin
Speriamo si giochi Torino-Lazio perché innanzitutto vorrebbe dire che il giro di tamponi ai biancocelesti ha dato esiti negativi al Covid, almeno nella maggior parte dei casi, e questa è una bella notizia e poi perché i segnali positivi che i granata hanno fatto vedere per buona parte della partita con il Sassuolo, la Coppa Italia conta meno poiché c’è stato abbastanza turnover, possono essere subito verificati e anche perché giocare con interruzioni crea problemi, soprattutto a una squadra che sta cercando di apprendere un nuovo modulo, passando dalla difesa a tre a quella a quattro, e sta cercando la quadra nell’assegnazione dei ruoli e negli equilibri. E poi il rinvio creerebbe problemi nel trovare una data per il recupero visto che la Lazio disputa la Champions e c’è anche la sosta per gli impegni della Nazionale e il Torino deve anche recuperare la gara con il Genoa, ma questo per fortuna avverrà mercoledì alle 17.
Il Torino ha bisogno di risollevarsi dall’ultimo posto in classifica e anche l’aver conquistato un solo punto in quattro partite è una zavorra che va eliminata. Giocare con la Lazio, anche se incerottata a causa di infortuni e dell’incognita sugli esiti dei tamponi, è di per sé stimolante. E’ vero che la squadra di Simone Inzaghi in campionato ha avuto un avvio con alti e bassi, sconfitta con l’Atalanta, vittoria con il Cagliari, pareggio con l’Inter, altra sconfitta con la Sampdoria e ulteriore vittoria con il Bologna, ma si tratta pur sempre di una compagine di alto livello, come dimostrano la vittoria in Champions sul Borussia Dortmund e il pareggio con il Club Brugge ottenuto con tante assenze di titolari. E poi sfruttare il momento delle difficoltà degli avversari, non sarà sportivo, ma non dipendendo i problemi della Lazio dal Torino, che ha già i suoi visto che in infermeria ci sono il lungodegente Baselli e Izzo per una contusione al ginocchio destro e che sono indisponibili Zaza e Millico, rientra nella ruota degli eventi e i granata devono anche imparare a cogliere l’attimo più favorevole. La Lazio, infatti, potrebbe presentarsi con tanti assenti, sicuro non ci saranno Radu ed Escalante ai quali si aggiunge Lulic che è alle prese con l’infortunio alla caviglia, e c’è l’incognita sulla possibile indisponibilità di Immobile, Luis Alberto, Lazzari, Anderson, Luiz Felipe, Strakosha, Leiva, Armini, Cataldi, Fares e Patric. Dalla società biancoceleste ieri in serata trapelava ottimismo, ma dipenderà dalla buona sorte se potranno essere recuperati Immobile, Lazzari e Patric.
Mister Marco Giampaolo deve risolvere sostanzialmente tre problemi: far subire meno gol alla sua squadra, rendere più incisiva la fase offensiva, mantenere la concentrazione di tutti per l’intero arco della partita evitando così errori che finiscono per favorire gli avversari. Si tratta di un lavoro di non poco conto, ma è ornamentale riuscire a ottenere questi miglioramenti. In tal senso il grande impegno di Rincon ad apprendere ciò che si deve fare in cabina di regia, le confortanti prestazioni di Lukic da trequartista e i due gol segnati da Verdi in Coppa Italia sono tutti segnali postivi ai quali però va data continuità. Ci sono da scoprire sempre di più Vojvoda e Gojak, che hanno fatto una buona prima impressione. Devono essere più determinanti anche le prestazioni di Rodriguez, Murru, Ansaldi, Linetty, Meïté, Bonazzoli e Edera. In particolare Nkoulou deve alzare l’asticella delle sue performance, Lyanco non incappare più in certi fatali errori in area, Bremer riuscire ad apprendere i movimenti della difesa a quattro e Sirigu si deve ritrovare e tornare sui suoi livelli. E la partita con la Lazio è proprio un buon banco di prova per testare i progressi di tutti.