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Il Torino alla ricerca dell’equilibrio tattico e di risposte da alcuni giocatori

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

L’emergenza non è ancora finita, ma per la partita con il Napoli Ventura ritroverà almeno i difensori che, dopo aver scontato un turno di squalifica, sono tutti arruolabili: Maksimovic, Glik e Bovo. A fronte di questi rientri perderà invece Vives che è stato fermato dal giudice sportivo per un turno e continuerà ad avere il problema della fascia sinistra a causa degli infortuni di Masiello e Pasquale. Sarà quindi inevitabile qualche cambiamento nell’undici titolare. Con l’Inter l’utilizzo di Farnerud come terzino non ha del tutto convinto poiché lo svedese non ha quelle caratteristiche di corsa e scatto che richiede il ruolo. Ventura dovrà trovare una soluzione perché Masiello e Pasquale non saranno disponibili fino ad aprile inoltrato. Qualche soluzione c’è, ma nessuna che dia garanzie, pertanto procedere per tentativi è inevitabile.

 

La soluzione più semplice da adottare per la fascia sinistra è utilizzare Vesovic o il Primavera Barreca, il montenegrino anche con la sua nazionale ha recentemente giocato a sinistra e il giovane Barreca è proprio giocatore di ruolo in quella parte del campo. Magari alternando i due si può tamponare l’emergenza, questo oltretutto permetterebbe di testarli e vedere se nella prossima stagione si può contare su di loro. Altrimenti Ventura dovrà chiedere ad altri giocatori di sacrificarsi e arginare la falla. Ad esempio Darmian potrebbe essere spostato sulla parte opposta del campo; Farnerud ancora impiegato da terzino sinistro com’è accaduto con l’Inter; El Kaddouri tenuto più largo e un po’ arretrato nel raggio d’azione con la licenza, a seconda dell’andamento della partita, di spostarsi a tratti a fare il trequartista. Ultima soluzione, però decisamente meno percorribile perché stravolgerebbe troppo l’assetto che si è trovato in questo campionato, far giocare Vives come esterno sinistro, però toglierlo dal ruolo di play basso davanti alla difesa rischia di comportare ulteriori problemi più che risolverne.

 

Con il Napoli Vives dovrà comunque essere sostituito in quanto squalificato e in teoria dovrebbe toccare a Tachtsidis, l’occasione per il greco è importante visto che finora ha collezionato solo trentatre minuti, quattro con il Sassuolo e ventinove con l’Inter. Bisognerà vedere se Ventura riterrà opportuno consegnare a Tachtsidis le chiavi dell’impostazione del gioco oppure se preferirà optare per altre soluzioni dovute anche al valore dell’avversario. Il Napoli è squadra che lascerà maggiori spazi rispetto, ad esempio, all’Inter e oltretutto arriverà alla gara con il Torino dall’impegno di Europa League con il Porto, però è anche reduce in campionato dalla vittoria con la Roma. Se la scelta del mister granata non ricadesse su Tachtsidis lunedì sera si potrebbe magari vedere Gazzi, che da quando il centrocampo è passato a cinque ha trovato pochissimo spazio, perché Ventura non ritiene che abbia le caratteristiche adatte. Forse il giocatore non le ha in quanto in fase d’impostazione non è equivalente a Vives, reinventato in questo campionato proprio dall’allenatore a svolgere questo compito, ma Gazzi, essendo ottimo nel recuperare i palloni, contro una squadra come il Napoli potrebbe essere una soluzione utile per avere in mezzo al campo un uomo che interrompe le azioni degli avversari. Altra ipotesi l’utilizzo di un difensore centrale più avanzato e uno fra Bovo e Rodriguez potrebbe candidarsi per risolvere il problema, entrambi hanno piedi e visione del gioco per poterlo fare.

 

Il Torino deve uscire dal momento no in cui è incappato, quattro sconfitte nelle ultime cinque partite stanno facendo sorgere dubbi sulla reale possibilità che ha questo gruppo, anche perché due sconfitte sono giunte con squadre assolutamente alla portata come Bologna e Sampdoria. Quanto di buono ha fatto il Torino fino a un mesetto fa è innegabile, ma ultimamente sembra proprio essersi inceppato qualche cosa. Se Maksimovic e Immobile hanno convinto, pur avendo ancora grandi margini di crescita, altri qualche dubbio lo hanno lasciato, ad esempio, El Kaddouri, pur tenendo conto degli infortuni che un po’ hanno condizionato le sue prestazioni, finora è stato discontinuo e certi errori come il tiro completamente sbilenco al 93’ con l’Inter lasciano perplessi, soprattutto perché il belga di origini marocchine non si è accorto che in mezzo all’area c’era Immobile posizionato bene e passargli la palla sarebbe stata la soluzione migliore che forse avrebbe significato pareggio e non sconfitta. Kurtic si è inserito velocemente e sta rendendo discretamente, Farnerud ha avuto bisogno di più tempo per entrare negli schemi poi ha ingranato anche se nell’ultimo periodo sembra non essere sorretto dalla forma migliore, mentre Tachtsidis sta faticando più del previsto e Vesovic è tutto da scoprire, seppur qualche segnale positivo si è visto domenica con l’Inter. Moretti, invece, ha rappresentato una scelta perfetta, molto meno Pasquale, che ora è infortunato, ma che non è sembrato all’altezza di prendere il posto di D’Ambrosio. Bovo, infortuni a parte, non aveva nulla da dimostrare e sta assolvendo al compito per il quale è stato preso. Di Larrondo c’è poco da dire purtroppo: i due infortuni ne hanno segnato la stagione. In queste ultime undici partite non solo chi è arrivato in questa stagione, ma anche altri dovranno dimostrare di meritare di indossare ancora la maglia granata, soprattutto se la squadra del prossimo anno sarà allestita per puntare all’Europa League. Sia a centrocampo sia in attacco serviranno titolari e riserve che garantiscano qualità, continuità e personalità e non solo buona volontà e impegno in allenamento.


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