Il Torino battendo l’Atalanta continua la rincorsa al sesto posto e all'Europa
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino può godersi la Pasqua forte del fatto che avendo vinto con l’Atalanta l’obiettivo del sesto posto rimane sempre nel mirino. La partita non è stata particolarmente bella, i padroni di casa nel primo tempo hanno lasciato troppo il pallino del gioco ai granata pensando soprattutto a chiudere tutti gli spazi e a tentare qualche sporadica ripartenza. L’atteggiamento e l’impostazione della gara non hanno ripagato la squadra di Reja che ha subito prima il gol di Quagliarella (20’) e poi quello di Glik (39’). Il bomber granata, su punizione per un fallo fattogli da Biava, ha freddato Sportiello con un tiro, con la palla toccatagli da Vives, potente e teso che il portiere ha solo tentato di intercettare con la mano. Il capitano ha poi messo al sicuro il risultato con la sua specialità: su calcio d’angolo ha ricevuto la palla e dopo essersi coordinato l’ha spedita in rete, colpevole la difesa dell’Atalanta che ha lasciato Glik completamente da solo, al sesto gol in questo tipo di situazione non marcare il polacco è un errore grave. Il Torino si è ritrovato così in doppio vantaggio già nella prima frazione di gioco senza aver dovuto faticare più di tanto, se non nel cercare con il consueto giro palla di trovare il varco utile per arrivare al tiro in porta con Quagliarella e Maxi Lopez marcati stretti dai difensori bergamaschi. Sul fronte opposto Pinilla e Moralez erano troppo isolati e non riuscivano a far salire la squadra, solo dopo il secondo gol l’Atalanta ha iniziato a dare segni più tangibili lasciando meno l’iniziativa al Torino e alzando un po’ di più il baricentro. Zappacosta (27’), Pinilla (30’) e Migliaccio (41’) hanno provato a sorprendere Padelli, ma il portiere granata è stato sempre molto attento permettendo al Torino di chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Da segnalare due episodi che hanno fatto infuriare i giocatori orobici, ma che l’arbitro Guida e i suoi collaboratori non hanno ritenuto di dover sanzionare: al 23’ fallo di Glik al limite dell’area su Migliaccio e al 43’ contatto in area fra Moretti e Pinilla, il difensore granata tocca con il ginocchio la parte posteriore della gamba dell’avversario che in presa diretta è sembrato accentuare la caduta, poteva essere calcio di rigore.
Nella ripresa l’Atalanta ha continuato ad essere più decisa nel cercare di aggiustare la partita, mentre il Torino si è soprattutto preoccupato di gestire il vantaggio e quando ha subito il gol di Pinilla (74’), punizione calciata da Moralez e in rovesciata il cileno ha accorciato le distanze, è poi andato un po’ in affanno perché la pressione dei padroni di casa è ulteriormente aumentata. Sicuramente non sarà piaciuto a Ventura che in molte occasioni i suoi giocatori abbiano allontanato il pallone senza giocarlo in modo ragionato. Ma con squadre che lottano per evitare di essere risucchiate negli ultimi posti della classifica può anche bastare respingere il più lontano possibile la palla dalla propria area e ogni tanto riuscire ad agire in contro piede, sarebbe indubbiamente meglio chiudere definitivamente la partita, però i tre punti si riescono a portare a casa anche così. E il Torino qualche occasione per segnare il terzo gol l’ha avuta: Vives (56’), El Kaddouri (58’ e 83’), Peres (85’) e Amauri (93’). C’è da dire che anche l’Atalanta ha avuto qualche chance per pareggiare sia prima di segnare il gol del due a uno con Pinilla (61’) e Masiello (63’) sia dopo con Bianchi (88’). Nei minuti di recupero Pinilla e Basha hanno avuto da ridire dopo che il bergamasco aveva accennato a scalciare il granata e l’arbitro ha deciso di espellere entrambi.
La vittoria è sicuramente molto positiva per il Torino stando anche alla sconfitta del Napoli da parte della Roma in attesa di sapere come finirà fra Sampdoria e Fiorentina, comunque il sesto posto rimane il grande obiettivo di questo finale di stagione per i granata. L’Atalanta nonostante la sconfitta può tirare un sospiro di sollievo perché il Cagliari ha perso con la Lazio e il Cesena ha pareggiato con il Verona erodendole solo un punticino dei cinque che aveva di vantaggio. Per i granata inseguire il sesto posto continua ad essere un’impresa non facile, però stanno percorrendo la strada giusta e devono crederci perché prima di questo turno la distanza era di sette punti ora se anche la Fiorentina battesse la Sampdoria (il risultato meno favorevole per i granata) e balzasse al quarto posto scavalcando i blucerchiati il distacco dalla fatidica posizione sarebbe un pochino ridotto in quanto il Napoli scivolerebbe lui al sesto e la distanza è di soli cinque punti, due in meno di prima, la prossima Europa League è sempre in vista.