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Il Torino capolista all'esame coppa Italia: Vanoli mischia le carte

di Emanuele Pastorella

Il Toro si prepara al primo appuntamento ufficiale da padrone della serie A. L’ultimo turno ha regalato la vetta in solitaria a Zapata e compagni, tra la vittoria nell’anticipo di Verona e le cadute di Udinese e Inter rispettivamente contro la Roma dell’ex Juric e nel derby contro il Milan, e la Torino granata gode come non capitava da quasi mezzo secolo. E l’entusiasmo ha contagiato anche il presidente Urbano Cairo, che ancora si è visto in nessuno stadio al seguito della squadra e che sui social non postava nulla dallo scorso 26 agosto, a poche ore dalla maxi-contestazione della piazza verso la sua gestione. Il numero uno del club di via Viotti ha voluto ricondividere la storia Instagram di un tifoso che orgogliosamente scriveva “Salutate la capolista”, anche se la protesta dei tifosi non accenna a placarsi. Ora, intanto, arriva il difficile per Vanoli e per i suoi ragazzi, perché confermarsi è sempre complicato. E la coppa Italia nasconde enormi insidie, a maggior ragione se sul percorso dei granata ci sarà l’altra rivelazione di inizio campionato. Il nuovo Empoli di D’Aversa è a quota 9 ed è ancora imbattuto, oltre ad aver fermato Juve e Bologna e aver superato la Roma alla seconda giornata. Ci sarà l’ex Pellegri, voglioso di riscatto dopo un’avventura sotto la Mole non particolarmente felice, mentre mancherà Sazonov, ai box per un brutto infortunio al ginocchio. 

Ma Vanoli preferisce pensare ai suoi, tenendo tutti sulla corda in vista della coppa Italia, una sorta di tabù granata da troppi anni a questa parte. Può essere la seconda via per l’Europa, poi c’è l’ambizione di voler provare ad essere protagonisti in una competizione con sole gare secche (ad eccezione della doppia semifinale), dove può succedere di tutto. Così, nemmeno al Filadelfia sanno ancora la formazione che partirà nella sfida del Grande Torino alle 21: è vero che la gara di Verona è stata venerdì, ma domenica arriverà la Lazio in un altro big-match. Walukievicz e Maripan hanno dato ottime risposte al Bentegodi e potrebbero essere riconfermati, Masina invece non ha un sostituto naturale di piede mancino e sarà costretto a stringere i denti, con Coco che però è arruolabile. Sugli esterni si va verso la coppia dei nuovi, Pedersen e Sosa, con Dembele che punta ad incrementare il proprio minutaggio con il Toro dei grandi, poi Ricci e Ilic faranno la staffetta in una mediana completata da Gineitis e Linetty. In attacco, invece, Adams è certo di una maglia da titolare dopo la panchina di Verona ed è un ballottaggio a tre: tra capitan Zapata e Sanabria prova ad infilarsi pure Karamoh. E’ anche così che Vanoli sta provando a lanciare il Toro tra le grandi, non dare indicazioni perché bisogna sempre farsi trovare pronti: l’obiettivo è regalarsi la Fiorentina agli ottavi, poi eventualmente il derby contro la Juve.


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