Il Torino con il Bologna può far partire la scalata alla classifica che vale l’Europa
Fonte: Elena Rossin
Due punti dal quinto posto e uno dal sesto sono un divario piccolo da superare, ma il Torino per raggiungere i posti che contano deve scavalcare ben cinque squadre, Parma, Sassuolo e Fiorentina che sono a quota tredici e Roma e Sampdoria che di punti ne hanno quattordici, senza dimenticare che vanno anche lasciati alle spalle Genoa e Milan che sono appaiati con i lui e che hanno una partita da recuperare, quella non disputata per il crollo del ponte Morandi a Genova e che sarà giocata il trentun ottobre. Non è quindi impresa da poco scalare la classifica, ma il calendario offre agli uomini di Mazzarri quattro partite alla portata a iniziare da quella di domenica con il Bologna al Dall’Ara per proseguire con Fiorentina, Sampdoria e chiudere questo mini-ciclo con il Parma.
Non è detto che il Torino prima della prossima sosta del campionato riesca a postarsi almeno al sesto posto poiché dipenderà anche dai risultati delle altre squadre, ma deve provarci con tenacia in modo da sfruttare ogni piccolo passo falso degli avversari. Sicuramente ha l’obbligo di rimanere in contatto con chi sta lottando come lui per un posto in Europa League. Mazzarri non ha tutti i giocatori a disposizione, ma dall’infermeria giungono segnali positivi, infatti, ieri Zaza ha svolto parte del lavoro con i compagni e rimane il solo Ansaldi a svolgere un programma personalizzato oltre al lungodegente Lyanco. Fondamentale è che Iago Falque si sia completamente ristabilito dalla lesione di basso grado ai muscoli flessori della coscia destra che lo avevano costretto a uscire anzitempo dal campo, minuto diciotto, nella partita con l’Udinese. Lo spagnolo era già tornato a disposizione per il match con il Chievo e il suo ingresso aveva dato la svolta alla partita e permesso di sbloccare il risultato che sembrava inchiodato sullo zero a zero, ma grazie al gol di Zaza è arrivata la vittoria. Non ci sono dubbi che Falque sia il giocatore che fa la differenza in fase offensiva e a dirlo non sono solo impressioni, ma dati oggettivi e inconfutabili. Iago in campo, infatti, nelle prime tre partite più il piccolo spezzone con l’Udinese ha creato ben nove occasioni da gol, in media 1,8 a partita (nel suo ruolo è di 0,93 a gara), ha fatto 7 sponde e ha collezionato sei dribbling vincenti che sono il doppio della media generale.
Con Falque pienamente arruolabile Mazzarri ha più soluzioni a disposizione e anche Belotti ha la spalla a lui più congeniale in attesa che Zaza si rimetta completamente dalla sofferenza al polpaccio sinistro e che Soriano raggiunga la massima condizione fisica. Per fare sì che il Torino sia competitivo ci vorrà anche l’apporto del centrocampo e che Baselli così come Rincon e gli altri si esprimano al meglio.
Due gradini separano il Torino dal quinto posto che garantisce l’Europa League senza dover passare dai preliminari che allungano a dismisura la stagione, ma questi due gradini vanno superati e iniziare a farlo da subito è viatico per il possibile successo.