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Il Torino con il Lecce farà bene: prima o poi deve girare tutto per il verso giusto

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Rincon, Verdi e Belotti

Il Torino in settimana si è allenato a Novarello, oasi di pace e tranquillità, e, infatti, chi ha potuto vedere i granata li ha descritti “sereni”. La rosa è stata sfoltita, ceduti Falque, Bonifazi, Laxalt e Parigini. Non è arrivato nessuno, quindi, non c’è il problema di inserire dei nuovi. Il Lecce in questa stagione non ha mai vinto in casa, al più è riuscito a pareggiare con Juventus e Inter e anche con Sassuolo, Cagliari e Genoa e per giunta nelle ultime sei partite ha conquistato un solo punto, con l’Inter. I salentini poi hanno ben undici punti in meno dei granata. Non ultimo la partita è in trasferta lontano dall’ambiente pesante per le contestazioni del Grande Torino Olimpico dove al primo errore partoni i mugugni provenienti da tutto lo stadio. Le premesse per fare bene, quindi, ci sono tutte per il Torino.

Certo ci sono alcuni dettagli. Mazzarri ha gli uomini contati: squalificati Izzo e Lukic e infortunati Ansaldi, Baselli e Zaza. Per le fasce dispone solo di De Silvestri a destra e Aina a sinistra e se dovesse effettuare un cambio il Primavera Singo dovrebbe essere adattato, è un difensore centrale, oppure potrebbe spostare Berenguer, che ultimamente ha sempre giocato alle spalle di Belotti, ma che in passato ha già giocato sulla fascia. Anche a centrocampo le scelte sono di fatto obbligare visto che ci sono solo Rincon e Meïté e come unico cambio un altro Primavera Adopo, almeno lui non dovrebbe adattarsi al ruolo. Mentre per la difesa un cambio c’è, infatti, oltre al sicuro titolare Nkoulou per gli altri due posti se la giocano in tre Bremer Lyanco e Djidji e lo stesso vale per l’attacco dove oltre a Belotti, Verdi e Berenguer c’è Millico. Per la porta poi c’è persino abbondanza visto che sono presenti entrambi i sostituti di Sirigu, Ujkani e Rosati.
Il Torino ha perso le ultime due gare, che portano a dieci i ko su ventuno partite disputate, ed è reduce dalla pesantissima sconfitta casalinga con l’Atalanta per sette a zero e in Coppa Italia è stato eliminato dal Milan, ma il passato è passato per cui è inutile rimuginarci su e si deve guardare avanti.
E poi la squadra di Mazzarri non potrà mica continuare a gettare via punti con avversari che in classifica stanno sotto di lei visto che lo ha già fatto con il Lecce all’andata, ma anche con Sampdoria, Parma, Udinese e Spal e al ritorno con il Sassuolo, tutte sconfitte, più il pareggio nella prima parte del campionato con il Verona.

Prima o poi deve girare tutto per il verso giusto e allora perché il Torino non dovrebbe fare bene a Lecce? Bisogna provare ad essere ottimisti e poi un po’ di ironia serve anche a sdrammatizzare, chissà che non porti bene.


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