Il Torino deve ripartire dalla gara con il Bologna: ultima vittoria in campionato
Fonte: Elena Rossin
Il 20 o il 21 giugno, non è ancora stato stabilito il giorno esatto ma lo si dovrebbe sapere domani, il Torino tornerà a giocare e dovrà affrontare il Parma. Dall’ultima partita disputata, quella con il Napoli, saranno passati 112 o 113 giorni, ma non sarà da quel match che i granata dovranno ripartire bensì da quello con il Bologna disputato il 12 gennaio perché quella fu l’ultima partita vinta, poi, le sei sconfitte consecutive in campionato più l’eliminazione dalla Coppa Italia e la lunga pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid-19.
Sia chiaro, il periodo calcistico inverecondo non va dimenticato: sconfitta per 2 a 1 con il Sassuolo, sconfitta per 0 a 7 con l’Atalanta, sconfitta per 4 a 2 con il Milan ed eliminazione dalla Coppa Italia ai quarti di finale, sconfitta per 4 a 0 con il Lecce, sconfitta per 1 a 3 con la Sampdoria, sconfitta per 1 a 0 con il Milan e sconfitta per 2 a 1 con il Napoli. Anzi, quel periodo deve essere ben impresso nella memoria dei giocatori del Torino perché partite come quelle non devono più esserci per cui serve che rimangano bloccate nel passato ed è per questo motivo che dovranno riprendere dall’ultima vittoria avvenuta nella gara con il Bologna per 1 a 0 grazie al gol di Berenguer all’undicesimo minuto.
Il tempo per riallacciare i fili con quella partita con il Bologna, non esaltante e neppure priva di errori però almeno vincente, il Torino lo avrà avuto tutto, saranno passati 160 o 161 giorni quando affronterà il Parma, tra il periodo nero, il lockdown e l’attuale periodo di allenamenti in preparazione della ripresa. I granata vi arriveranno senza alcuna pressione perché il distanziamento sociale impedisce il contatto con i tifosi e le partite si disputeranno a porte chiuse per cui in presa diretta non ci sarà la minima sottolineatura di errori, se non le urla, nel caso doverose, di mister Longo e nel post gara le ramanzine del direttore tecnico Vagnati e del presidente Cairo. Nessun alibi quindi e la possibilità di restare al massimo concentrati sulla partita di turno e sul dover fare punti per restare in Serie A.