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Il Torino è ancora a metà, Juric: "Umanamente da 10, tecnicamente da rivedere"

di Emanuele Pastorella

E’ la classica partita da bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, quella che ha rappresentato la prima vittoria del Toro in questo campionato. Un successo cercato e voluto, che davanti ai propri tifosi non arrivava addirittura dallo scorso 6 marzo e che permette finalmente ai ragazzi di Ivan Juric di sbloccarsi. Anche perché la sua squadra aveva molto da farsi perdonare, come aveva dichiarato lo stesso allenatore alla vigilia. “A San Siro non ho visto il mio Toro, è stata la peggior prestazione dei miei ultimi quattro anni e non voglio più vedere una roba del genere” tuonava Juric prima di affrontare il Genoa. Poi, dopo i tre punti conquistati contro il Grifone, le carezze per i suoi ragazzi: “La mia squadra si merita un 10 dal punto di vista umano, è sempre stata sul pezzo e concentrata” il bilancio dopo l’1-0 firmato Radonjic al 94’. Già, proprio il serbo che in passato era stato bacchettato e non poco: “A volte penso che mi prenda per i c..o, alla fine gli voglio bene e mi auguro me ne voglia anche lui – dice del numero 10 del Toro – ma adesso spero che trovi la giusta continuità perché è un giocatore che può decidere le partite da solo”.

Alle cose positive, però, poi ci sono gli aspetti negativi: fino alla magia di Radonjic e fino al terzultimo minuto di partita, la sua squadra non aveva creato praticamente nulla, esattamente come contro Milan e Cagliari. “In questo momento non siamo brillanti tecnicamente, anche il campo non ci aiuta e dobbiamo ancora trovare un equilibrio, non abbiamo giocato il calcio che vogliamo vedere” riflette e ammette Juric. Ora avrà due settimane per continuare a lavorare durante la pausa, ripartendo da un entusiasmo contagioso e ritrovato. “Zapata è arrivato con il sorriso e ci darà una mano, Buongiorno è rimasto con il cuore e adesso dovremo cogliere questi segnali che devono trasformarsi in energia positiva per noi anche perché l’anno scorso solitamente perdevamo negli ultimi minuti” l’ottimismo di Juric. Di lavoro, però, ce n’è da fare tanto. Ma tanto è anche l’entusiasmo dopo una vittoria last minute e che può finalmente lanciare il Toro.