.

Il Torino è penalizzato da arbitri e Var ma ci mette anche tanto del suo nel gettare via punti

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri

Mazzarri al termine del pareggio con il Sassuolo commentando la partita e riferendosi alla sua squadra ha detto: “Non mi è piaciuto come siamo entrati in campo” ha proseguito poi “mi hanno fatto arrabbiare in troppi” ed anche “abbiamo fatto un giro palla lento a metà campo” aggiungendo “avevamo la partita in mano dopo l’uno a zero e l’abbiamo buttata via. Loro erano adrenalinici, mentre cinque o sei dei miei parevano fin stralunati” infine ha chiosato “parlerò alla squadra, la mia critica sarà feroce”. Ed ha ragione perché il punto con il quale il Torino è tornato da Reggio Emilia non è frutto solo del clamoroso mancato rigore non assegnato per il fallo subito in area da Zaza, ma anche dei demeriti dei granata sia sul piano del gioco sia su quello dell’attenzione a non subire gol facendosi rimontare poiché non chiudono la partita sfruttando le occasioni create o incassandoli nei finali oppure per primi e dovendo poi recuperare.

Il Torino anche con il Sassuolo, come aveva già fatto in altre partite, ci ha messo del suo nel gettare al vento due punti come dimostrano al di là di ogni obiezione i numeri (fonte: sito Lega serie A): 60% di possesso palla dei neroverdi contro il 40% degli ospiti; 11 tiri dei quali sei in porta e un gol dei padroni di casa a fronte dei 4 con tre in porta e un gol dei granata; 7 occasioni da gol create dalla squadra di De Zerbi e 2 sole da quella di Mazzarri; 2 parate di Consigli e 5 di cui una decisiva di Ichazo; 12 angoli battuti dagli emiliani e 2 dai piemontesi, 75% di accuratezza nei passaggi fatti dai sassolesi e 68% dai torinesi. Se nel calcio la vittoria dipendesse da chi fa di più in campo e non dal numero dei gol segnati i tre punti se li sarebbe aggiudicati il Sassuolo. E se non bastasse già tutto questo al minuto 92 su un cross lungo di Lirola indirizzato verso il secondo palo Ichazo non ha provato ad intercettarlo e Rincon si è fatto sorprendere alle spalle da Brignola che di testa ha insaccato sotto la traversa, da notare che l’attaccante del Sassuolo è alto un metro e sessantotto e compirà vent’anni il prossimo otto luglio mentre il centrocampista del Torino è più alto di nove centimetri e il tredici gennaio di anni ne compirà trentuno.    

A due giornate dal termine del girone d’andata il Torino occupa l’undicesimo posto in classifica ed ha ventitré punti e resta in lotta per un posto in Europa League perché è lontano solo quattro lunghezze dal Milan che è quinto e ne ha ventisette e di conseguenza è virtualmente alla fase a gironi dell’Europa League. Però, in mezzo ci sono altre cinque squadre Sampdoria (26), Fiorentina e Sassuolo (25) e Atalanta e Roma (24) e in più c’è il Parma che tallona i granata con un solo punto in meno. L’Italia, infatti, ha a disposizione due posti nella fase a gironi dell’Europa League – uno assegnato al vincitore della Coppa Italia e l’altro al quinto classificato – più un terzo posto per chi arriverà sesto in campionato, ma dovrà conquistarsi la fase a gironi superando tre turni di qualificazione. Nel caso il vincitore della Coppa Italia fosse già qualificato alla fase a gironi della Champions League o dell’Europa League per effetto del piazzamento in campionato, le posizioni andrebbero a scalare e di conseguenza la quinta e la sesta sarebbero direttamente qualificate in Europa League, mentre la settima accederebbe al turno di qualificazione. In teoria, quindi, nulla è ancora perduto per il Torino, però, se continuerà a non metterci del suo, decisioni arbitrali e del Var permettendo stante le già nove decisioni sbagliate e penalizzanti prese, non riuscirà a sorpassare chi gli è davanti per arrivare a un posto utile per l’Europa League o quantomeno ad accedere ai turni preliminari. Il giorno di Santo Stefano il Torino affronterà l’Empoli, che ieri è stato battuto dalla Sampdoria due a quattro e che ha sette punti in meno, e poi sabato ventinove la Lazio, che sempre ieri vincendo con il Cagliari tre a uno ha spodestato il Milan dal quarto posto in virtù anche del fatto che i rossoneri sono stati sconfitti dalla Fiorentina, quindi, i granata se giocheranno senza commettere errori almeno contro i toscani, con tutto il rispetto, dovranno conquistare i tre punti e provarci con assoluta convinzione anche nella gara con i biancocelesti.


Altre notizie
PUBBLICITÀ