Il Torino ha fatto bene per un tempo poi la Roma ha segnato e vinto
Fonte: Elena Rossin
Mazzarri dai suoi voleva delle risposte sul piano della prestazione e ne ha avute, sicuramente non tutte quelle che avrebbe voluto, ma il Torino pur sconfitto non ha demeritato così tanto come sembrerebbe dal tre a zero finale. I granata avrebbero potuto e dovuto fare di più nel primo tempo perché hanno creato due-tre occasioni che potevano avere esito più concreto e in occasione dei tre gol della Roma una maggiore attenzione non avrebbe guastato e forse avrebbe portato a un passivo meno pesante. Quanto il Torino si sia messo alle spalle le due prestazioni non adeguate con la Juventus e soprattutto con il Verona lo si capirà nella prossima patita con la Fiorentina. Alla Roma va dato adito che dopo un primo tempo “da cancellare per mentalità ed approccio”, come ha detto a fine gara Di Francesco, è riuscita a sbloccare il risultato sfruttando bene situazioni scaturite da palle inattive e poi a giocare corta e a rendersi pericolosa nelle manovre offensive senza più nulla concedere al Torino, che non ha reagito a dovere a seguito del primo gol subito.
Dopo il commovente tributo ad Astori, con lo stadio Olimpico della Capitale in silenzio, in sottofondo il brano “Le Rondini” di Lucio Dalla e tutti i giocatori di Torino e Roma abbracciati insieme, anche con l’arbitro e i suoi collaboratori, a centrocampo e l’applauso alla fine del minuto di silenzio, è ripreso il campionato. La Roma è partita gestendo la palla e pressando, ma il Torino non ci ha messo troppo tempo per prenderne le misure e da subito ha chiuso con grande attenzione tutti gli spazi e reso impossibile ai padroni di casa creare pericoli a Sirigu. Le scelte di Mazzarri, alle prese con le defezioni per infortuni di Molinaro, Lyanco, Bonifazi, Obi e Ljajic e della squalifica di Burdisso, sembrano pagare perché Falque e Berenguer in attacco a supporto di Belotti si adoperano nelle due fasi e Acquah, Rincon e Baselli oltre a proteggere la difesa spingono quando c’è l’occasione per farlo soprattutto Baselli e De Silvestri, N’Koulou, Moretti e Ansaldi non permettono ai giallorossi di arrivare a tirare verso Sirigu. Anche Di Francesco ha dovuto far fronte alle qualifiche di Dzeko e Fazio e agli infortuni di Defrel e Karsdorp e così si è affidato al tridente offensivo formato da Schick, El Shaarawy e Ünder, a De Rossi in cabina di regia con ai fianchi Strootman e Nainggolan e in difesa a Florenzi, Manolas, Juan Jesus e Kolarov davanti al sempre più imprescindibile Alisson in porta. La prima occasione del Torino è capitata a Falque, Strootman ha perso palla al limite dell'area e lo spagnolo ha calciato in diagonale costringendo Alisson a tuffarsi per parare (34’). Poi è stata la volta di Belotti che da posizione ravvicinata ha calciato al volo, ma la sua mira è stata molto imprecisa e la palla è finita sopra la traversa (35’). Infine Acquah, De Rossi ha perso palla innescando la ripartenza del centrocampista granata. Che ha testato i riflessi del portiere giallorosso (43’). L’unica occasione della Roma degna di essere ricordata è stata quella di Ünder che su una respinta corta di Moretti a seguito di un tiro di Nainggolan ha provato la conclusione, ma lo stesso Moretti ha deviato sul fondo (32’). Il primo tempo si è così concluso sullo zero a zero con il Torino che ha creato qualche occasione ed è stato positivo nelle ripartenze e la Roma che aveva qualche difficoltà di troppo nell’impostare.
Al rientro dall’intervallo il Torino non è stato capace di tenere il ritmo della Roma tornata in campo con altra determinazione e intenzionata a prendersi i tre punti. Il primo a provare a sbloccare il risultato è stato Florenzi con una conclusione di prima intenzione su un retropassaggio non molto preciso di Ünder e pallone deviato in angolo (47’). Poi è stata la volta di Schick con un colpo di testa su traversone dalla destra di Ünder che però si è rivelato troppo centrale ed è finito facile preda di Sirigu (48’). Il risultato è stato sbloccato da Manolas sugli sviluppi da calcio d'angolo, Florenzi ha servito con precisione Manolas che lasciato completamente solo dalla difesa del Torino di testa ha insaccato (57’). Una volta passata in vantaggio la Roma ha avuto più spazi per agire e la sua partita è stata tutta in discesa. Su assist di Schick Kolarov con un tiro molto forte ha impegnato Sirigu che con il corpo ha deviato in calcio d'angolo (64’). Mazzarri allora ha provato a dare una scossa ai suoi togliendo Falque, il migliore nel primo tempo ma ormai in calo, e inserendo Niang (68’). La mossa dell’allenatore granata, però, non ha sortito particolari effetti. Kolarov ha servito Nainggolan che di prima ha imbeccato l'accorrente Florenzi che ha calciato alto (69’). Arriva così il secondo cambio del Torino: fuori De Silvestri che zoppicava a causa di una botta e dentro Barreca (71’). La Roma continuava a pressare e otteneva il raddoppio. Colpo di testa di Nainggolan a liberare De Rossi, tenuto in gioco da Ansaldi in evidente ritardo e il capitano giallorosso al volo in area ha battuto Sirigu (74’). Anche Di Francesco ha iniziato le sostituzioni facendo uscire Ünder e mandando in campo Gerson (76’). L’ultima mossa di Mazzarri è stata togliere Acquah e sostituirlo con Edera (82’) passando così al 4-4-2 . Ormai la Roma aveva saldamente in mano la partita e il Torino non dava l’impressione di poter riaprire il match. In vista anche della gara di ritorno di Champions con lo Shakhtar Donetsk Di Francesco ha fatto uscire prima De Rossi per Pellegrini (84’) e poi Strootman per Gonalons (89’). Proprio Pellegrini ha ripagando la fiducia concessagli dal suo allenatore segnando il gol del tre a zero finale. Berenguer ha perso palla favorendo il contropiede di Nainggolan che arrivato al limite dell'area ha servito sulla sinistra Pellegrini che ha battuto Sirigu (94’).
La terza sconfitta consecutiva del Torino ha fatto dire al suo allenatore: “Prima di dare giudizi sulla squadra devo valutare meglio i giocatori, sono qui da due mesi. Devo valutare tutti per allestire a giugno una rosa competitiva per il prossimo anno, quando lavoreremo dal ritiro estivo. Nel primo tempo abbiamo fatto tutto ciò che avevamo preparato ed è mancato solo il gol. Abbiamo fatto la partita che a me piace, ci saranno altre gare per fare ulteriori approfondimenti”. Mazzarri è proiettato sul prossimo campionato, ma prima ci sarebbe da finire questo perché già nello scorso gli obiettivi erano tramontati prima che iniziasse la primavera e lavorare per il successivo non ha portato a nulla.