.

Il Torino ha già un piede in serie B e Cairo non ha ancora preso nessun rinforzo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo

Se anche il Torino vincesse con Spezia e Benevento finirebbe il girone d’andata senza essere riuscito a ottenere neppure un punto a partita, la media sarebbe di 0,947, per cui dire che avrebbe un piede in serie B sarebbe solo fotografare la realtà. I problemi della squadra granata arrivano dalla stagione scorsa con la salvezza conquistata due giornate prima del termine e non sono stati minimamente risolti né con il cambio di allenatore né con gli acquisti estivi. E su questo non c’è ombra di dubbio, infatti, basta riguardare le prestazioni e i conseguenti risultati fin qui ottenuti. E’ palese quindi che servano rinforzi per provare ad evitare la retrocessione, ma anche se prima della sosta natalizia il Torino era ultimo in classifica all’apertura del calciomercato non è arrivato nessun nuovo giocatore. Certo il mercato ha aperto i battenti sei giorni fa, ma la situazione non imponeva forse di correre a ripari immediati? Evidentemente no per il presidente Cairo e il direttore tecnico Vagnati, perché nulla è stato fatto confidando in una ripresa visto che nelle ultime due partite prima di Natale il Torino, pur facendosi rimontare, aveva pareggiato con Bologna e Napoli e nelle prime due di questo inizio d’anno aveva vinto con il Parma e pareggiato con il Verona. Un noto proverbio dice che “la speranza è l’ultima a morire”, ma un altro afferma “chi vive sperando muore penando”.

La sconfitta di ieri sera del Torino con il Milan capolista poteva essere messa in conto, ma è per come’è maturata che la dice lunga. Il Torino è sceso in campo “troppo passivo” come ha affermato alla fine del match il suo allenatore Marco Giampaolo e di fatto ha regalato i primo tempo agli avversari. I rossoneri hanno pressato e il Torino non ha retto l’urto, emblematici delle difficoltà dei granata le situazioni che hanno portato ai due gol del Milan. In occasione del primo Hernandez ha portato avanti l’azione, senza che nessuno lo fermasse efficacemente, fornendo a Leao, altro non contrastato a dovere, un bell’assist che il portoghese con un rasoterra preciso ha infilato nella porta di Sirigu, che più di tanto non ha potuto fare. E per quel che riguarda il secondo, nell’episodio che ha portato al rigore trasformato da Kessié, a cercare di bloccare Diaz c’erano fuori dall’area Verdi, un esterno d’attacco, e dentro l’area Belotti, una punta centrale. E i difensori dov’erano? Se una squadra più che giocare con ordine si arrabatta e si affida a giocate dei singoli non può che finire per essere surclassata, tanto più se l’avversario è più forte. Infatti, non è bastata la traversa colpita da Rodriguez a due minuti dal termine del primo tempo e un secondo tempo disputato con maggiore convinzione, ma senza riuscire a segnare. Ed è del tutto inutile provare a recriminare sugli episodi da rigore. Quello dato per il fallo su Diaz poteva starci al cinquanta per cento visto che effettivamente, riguardando alla moviola, Belotti ha un po’ sgambettato il rossonero, che però forse ne ha anche un po’ approfittato seppur fosse stato in parte sbilanciato da Verdi al momento di varcare la linea laterale dell’area. Mentre il rigore prima dato e poi tolto a Verdi, dopo attenta revisione al monitor, era effettivamente da non assegnare perché il fallo era del granata su Tonali, uscito tra l’altro in barella per la forte contusione, e non viceversa.

Il Torino è penultimo in classifica in attesa dei risultati del Parma, che ha gli stessi 12 punti, e del Crotone, che è sotto di due lunghezze, ma se anche la graduatoria è tutto sommato corta, visto che il Benevento che è decimo ha 21 punti e si devono ancora disputare per concludere questa 17 ª giornata, Verona-Crotone, Parma-Lazio, Udinese-Napoli, Fiorentina-Cagliari e lunedì sera Sampdoria-Spezia, con il Genoa che insieme a Cagliari e Spezia è a quota 14, Fiorentina 15, Udinese 16, Bologna 17 e Sampdoria 20, però se la squadra granata verrà subito rinforzata continuerà a languire in fono alla classifica e il rischio che finisca in Serie B sarà molto alto.
Cairo deve decidersi a prendere subito dei rinforzi oppure dichiarare che ha già dato per scontata la retrocessione.


Altre notizie
PUBBLICITÀ