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Il Torino non spreca l’occasione e batte il Palermo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Un segnale di ripresa il Torino l’ha mandato, questo non deve indurre a facili entusiasmi, però, era quello che si chiedeva ai giocatori e a Ventura e c’è stato. Il Palermo ha dimostrato che i problemi legati al gioco e, soprattutto, alla fase difensiva sono importanti e in qualche modo dovranno essere arginati altrimenti il rischio di essere coinvolto nella lotta per la salvezza diventa grande. I granata hanno vinto meritatamente e avrebbero potuto segnare anche più gol, i rosanero pur andati in vantaggio dopo meno di due minuti con Gilardino non hanno retto a lungo e sono stati sfortunati per gli infortuni accaduti a Goldaniga e Sorrentino che hanno costretto Bosi a sostituirli nel primo tempo, rispettivamente al 14’ con Andelkovic e al 37’ con Alastra, che ha così esordito in serie A mettendosi in mostra con attenti, precisi e importanti interventi che in più di un’occasione hanno evitato al Palermo di subire altri gol. A soli diciotto anni ed entrando a freddo ha dimostrato di avere buona personalità e capacità tecniche, sicuramente un portiere da seguire con attenzione.

Il Torino spesso con facilità è riuscito a portarsi a ridosso e dentro l’area del Palermo perché i centrocampisti e i difensori rosanero non pressavano i portatori di palla del Torino e in parecchie occasioni Moretti, Baselli, Benassi, Zappacosta e Peres, quest’ultimo meno brillante rispetto ad altre partite, avevano spazi per avanzare e sfruttare la velocità e i movimenti di Immobile e Belotti. La squadra di Ventura quando è andata in svantaggio non si è demoralizzata e subito ha provato a ribaltare il risultato, mentre quella di Bosi si è affidata più a spunti estemporanei dettati dalle capacità di Gilardino e Vazquez per cercare di contrastare i granata e riequilibrare la partita. Bella l’azione del gol del Palermo, in velocità Vazquez ha portato a spasso Moretti fino a liberarsi di lui e servire Morganella che ha crossato al centro per Gilardino rapidissimo a trafiggere Padelli. Come detto la reazione del Torino non si è fatta attendere, Benassi si libera della marcatura e indirizza la palla a Immobile che di testa la manda di pochissimo oltre il palo (4’), poi è lo stesso Ciro che con un’azione personale salta più avversari e da posizione molto defilata prova la botta a rete, però, non riesce a inquadrare lo specchio della porta (11’). Nel frattempo Goldaniga si fa male all’adduttore della coscia destra e deve essere sostituito. Che il gol del Torino fosse nell’aria lo si era capito ed è arrivato. Altra azione personale di Immobile che scarta due difensori del Palermo e viene atterrato in area da Morganella (18’), Cervellera non ha dubbi e decreta il calcio di rigore che lo stesso Immobile realizza (19’).  I granata potrebbero arrotondare il bottino quasi subito, ma non sono sempre impeccabili sotto porta. Belotti per due volte manca l’appuntamento con il gol: al 23’ riparte in velocità e scambia con Immobile che gli restituisce la palla, però il “Gallo” a porta vuota non insacca; al 28’ Andrea ruba palla ad Andelkovic e poi, a tu per tu con Sorrentino, sbaglia di nuovo il tiro. Il Palermo è in evidente difficoltà e corre rischi ogni volta che il Torino affonda. E, infatti, arriva la beffa per i padroni di casa. Peres va via sulla sinistra crossa al centro verso Immobile e Gonzalez cerca di intercettare la sfera per deviarla, ma finisce per spedirla alle spalle di Sorrentino (31’), anche all’andata aveva segnato un autogol. La reazione del Palermo c’è, però, non basta. Vazquez salta Peres, ma il tiro di sinistro è facile preda di Padelli (33’) ed è ancora l’argentino naturalizzato italiano che con una punizione insidiosa manda la palla appena sopra la traversa (41’). Nel frattempo anche Sorrentino ha dovuto abbandonare il campo dopo uno scontro con Andelkovic perché aveva sentito tirare il flessore destro. In pieno recupero (55’) durate una mischia in area Rispoli riesce a segnare, ma l’arbitro aveva già fischiato il fuorigioco a Gilardino.

Nella ripresa non è cambiata la partita e le due squadre sostanzialmente hanno continuato a giocare come avevano fatto nel primo tempo, anche se in modo meno brillante e con un ritmo più basso. Il Torino già poco dopo essere passato in vantaggio ha arretrato il baricentro puntando tutto sulle ripartenze e questo ha permesso al Palermo di premere un po’ di più, però, senza riuscire a segnare. Immobile s’invola in contropiede, serve Benassi che si accentra e di sinistro tira, ma Alastra in tuffo respinge (47’) sul successivo calcio d’angolo Moretti di testa indirizza verso la porta e Andelkovic quasi sulla linea di porta respinge e poi il giovane portiere rosanero blocca la palla a terra. Peres ci prova dalla distanza e ancora una volta Alastra allontana il pericolo (49’). Il Palermo non è rassegnato e tenta di rimettere in piedi la gara. Vazquez crossa per Gilardino che tira di destro e impegna Padelli che vola per salvare la sua porta (55’), poi Gilardino si esibisce in uno splendido tocco di tacco per Chochev che in mischia non riesce a colpire, i rosanero protestano perché vorrebbero il rigore per un presunto intervento di Molinaro (59’). La squadra di Ventura quando spinge si rende sempre pericolosa. Tiro di Benassi e altro intervento importante di Alastra (62’); punizione battuta in velocità da Molinaro per Immobile che crossa al centro e Glik di destro al volo non inquadra lo specchio della porta (63’); contropiede di Belotti che vede l’inserimento di Immobile e gli recapita la palla, ma è bravo il portiere del Palermo in uscita a impedire a Ciro di segnare (66’). Il terzo gol del Torino però non può mancare e, infatti, arriva. L’incontenibile Immobile si libera con facilità di Gonzalez e questa volta non perdona Alastra (69’). Anche Zappacosta deve lasciare il campo per un problema fisico sostituito da Silva (70’). Ormai la partita è chiusa, ma gli spazi con le due squadre allungate ci sono e quindi anche le possibilità di segnare altri gol, ma non arrivano, un po’ per la stanchezza e un po’ perché il Palermo pur cercando la rete che riaprirebbe la partita lo fa con azioni più istintive che costruite con il gioco collettivo. Vazquez con un’azione personale dopo essersi accentrato prova il tiro di sinistro, ma non sorprende Paldelli (71’). Belotti s’invola in contropiede, entra in area, viene lievemente spinto da Quaison e finisce per calciare altissimo (85’), anche se tira da ottima posizione. Quaison prova il tiro dalla distanza e non sorprende il portiere granata (88’), Gilardino non aggancia in area il pallone recapitatogli da Quaison (90’) e l’ultima occasione per segnare c’è l’ha il Torino con Martinez, entrato all’82’ al posto di Immobile, che però tira oltre il secondo palo (92’).

Positiva la partita del Torino, ma il Palermo ha dimostrato tutti i limiti che ne stanno caratterizzando in negativo la stagione. I granata potevano uscire dal Barbera avendo segnato più gol, ma, come troppe volte già accaduto, non hanno finalizzato in proporzione a quanto hanno creato. Un segnale di ripresa c’è stato, ma deve essere confermato domenica prossima con il Carpi e anche nelle partite successive perché già dopo le gare con Frosinone e Sassuolo a gennaio sembrava che la squadra fosse riuscita a togliersi dalle secche dove si era cacciata e, invece, non era stato così. Gli esami inevitabilmente continuano.


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