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Il Torino potrà anche battere il Crotone ma non sarà una rondine a fare primavera

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Meglio dire le cose in modo chiaro e per tempo. Dopo le due deludenti prestazioni con Juventus e Hellas Verona, dovute a scarsa personalità e determinazione, e conseguenti sconfitte il Torino domenica pomeriggio affronterà il Crotone che sta lottando per evitare la retrocessione e che nello scorso turno di campionato è stato battuto dalla Spal, altra formazione che rischia di non restare in serie A. La partita, quindi, per la squadra di Mazzarri è assolutamente alla portata perché vorranno pur dire qualche cosa i quindici punti in più in classifica che hanno i granata rispetto ai pitagorici, anche se nello scorso match con il Verona i venti di divario non hanno fatto la differenza. Tenuto conto che la gara si disputerà al Grande Torino e che giocare tre partite di fila senza profondere il massimo impegno per una squadra che ha un tasso tecnico superiore all’avversario di turno sarebbe non professionale si può ragionevolmente ipotizzare che il Torino vinca. Data, quindi, per scontata la vittoria non sarà sufficiente per far rientrare i giudizi negativi che i giocatori granata si sono tirati addosso con prestazioni non consone. Si potrà avere un cambio di rotta solo ed esclusivamente se anche nelle partite successive il Torino scenderà in campo impegnandosi com’è giusto che sia.

Troppo spesso si è parlato di dare continuità alle prestazioni positive, ma questo non si è verificato in campo, infatti, puntualmente il Torino ha alternato partite giocate con il giusto piglio ad altre molto sotto tono in un’alternanza di risultati che hanno portato alla mediocrità di una classifica che se da una parte non fa correre nessun rischio dall’altra non porta in Europa, come da progetti iniziali. Per questo non basterà la vittoria con il Crotone per dare una svolta e poco importa se i successivi avversari saranno Roma e Fiorentina, decisamente di altra caratura rispetto a Verona e Crotone. Il Torino ha l’obbligo di dimostrare di essere una squadra e non un’accozzaglia di giocatori, alcuni anche di discreto o buon livello, ma che messi insieme non sono in grado di unire le forze per raggiungere un risultato che sia positivo nel tempo.

Sicuramente il Crotone farà di tutto per riscattare la sconfitta con la Spal e salvaguardare o anche incrementare il punto che lo separa dal terzultimo posto, non si può quindi capire perché il Torino non dovrebbe fare altrettanto. Ovviamente le motivazioni sono differenti, ma la determinazione deve, o meglio, dovrebbe essere la stessa. Se i giocatori granata si sentono sotto esame e presati è giusto che sia così e non utilizzino questo come alibi per non rendere quanto potrebbero e dovrebbero. Sono professionisti e allora dimostrino di meritarsi questo status.