Il Torino può fare una partita al top con il Napoli?
Fonte: Elena Rossin
Dire che una partita è un esame può essere frase scontata e anche un po’ banale, ma quella di domani sera, fischio d’inizio alle 18, del Torino con il Napoli è proprio un bel banco di prova per gli uomini di Juric. Già perché la squadra di Spalletti, come ha detto lo stesso Juric, non solo è imbattuta e ha la miglior difesa del campionato con soli tre gol subiti in sette partite, ma segna e parecchio viste le 18 reti fin qui realizzate (solo l’Inter con ventidue ha fatto meglio) che sono il doppio di quelle del Torino, ma soprattutto, però, ha un grande equilibrio e questo le permette di sfruttare al massimo le situazioni. Infatti, il Napoli che lo si affronti restando bassi o a viso aperto riesce ad avere la meglio sugli avversari e a segnare. E poco importa che sia su una ripartenza, sfruttando la velocità dei giocatori, o su un calcio piazzato oppure anche vincendo un duello grazie all’abilità di palleggio dei calciatori che ha Spalletti.
Come la si mette parrebbe che il Napoli in questo momento sia quasi una squadra imbattibile. Forse lo è ed è per questo che Juric ha detto chiaro e tendo che il suo Torino deve fare una partita al top e sperare che gli avversari sbaglino qualche cosa o che comunque non giri tutto bene per loro. Il Torino può quindi evirare la sconfitta? Forse la domanda più corretta da porsi è: il Torino può fare una partita al top con il Napoli? Sinceramente tra giocatori che si sono appena ripresi dagli infortuni, Belotti e Zaza, altri che sono ancora infortunati, Pjaca, Praet e Verdi, e gli impegni della Nazionali che hanno tenuto lontani ben undici calciatori e permesso a Sanabria e Rincon di arrivare solo questa mattina a Torino, giorno di vigilia della partita e con il trasferimento da farsi per raggiungere Napoli la risposta più logica sarebbe: no. E se anche Spalletti ha giocatori rientrati da poco dalle Nazionali, dispone di una rosa qualitativamente superiore a quella del Torino.
Tanto varrebbe allora neppure presentarsi al Diego Armando Maradona e perdere a tavolino, verrebbe da pensare. NO. Perché mai come nelle difficoltà oggettive si riesce a testare quanto si può tirare fuori. E questo permette, a prescindere dal risultato finale, di aumentare le consapevolezze sia delle proprie capacità sia dei propri limiti e carenze. Tutte cose sulle quali poi si può lavorare per migliorarsi. Il Torino di certo non deve affrontare il Napoli pensando di avere già perso, ma trovando in se stesso la forza di mettersi in gioco e di sfruttare al massimo tutto ciò che singolarmente ogni giocatore ha per metterlo a servizio del collettivo. Magari alla fine il Torino non la spunterà sul Napoli, magari invece sì. E comunque uscire dal Maradona a testa alta è un’opportunità per il futuro che i granata non devono assolutamente lasciarsi scappare via.