Il Torino ringalluzzito dalla Coppa Italia ora si sottopone all’esame Udinese
Fonte: Elena Rossin
Tutto serve per tirare su il morale, quindi anche l’aver battuto, segnando quattro gol e non avendone subito nessuno, una squadra di medio-bassa classifica di Serie B e l’aver passato il turno in Coppa Italia però ora il Torno si rituffa nel campionato e ad attenderlo c’è la sfida con l’Udinese. I friulani sono un avversario ostico come dimostra quanto hanno fatto finora, a parte l’eliminazione dalla Coppa Italia da parte del Monza. La squadra di Andrea Sottil infatti in campionato è quinta in classifica, alla pari con la Lazio, e ha 10 punti in più del Torino, 21 a 11, che occupa il 10° posto assieme all’Empoli. Ma soprattutto l’Udinese segna, con 19 reti ha il quarto attacco della Serie A, a differenza della squadra di Ivan Juric che in dieci partite di gol ne ha realizzati solo 8. E dal punto di vista difensivo i bianconeri sono un po’ più accorti dei granata nell’evitare di subire gol, 10 a 12 finora le reti incassate.
E’ evidente che per il Torino la partita con l’Udinese sarà un esame importante. Anche perché altrimenti le nuvole che si stavano addensando sui granata - nelle ultime cinque gare erano riusciti solo a pareggiare con l’Empoli perdendo con Inter, Sassuolo, Napoli e Juventus e avevano segnato la miseria di due gol – scateneranno forti temporali. Il Torino è chiamato a una prestazione accorta in fase difensiva e prolifica in quella offensiva. Tornare da Udine con punti, possibilmente tre, oltretutto renderebbe più agevole la strada per affrontare i successivi match prima della sosta del campionato per il Mondiale a iniziare dal successivo in casa con il Milan, poi ci saranno Bologna in trasferta, Sampdoria ancora fra le mura amiche e infine Roma nella Capitale.
L’Udinese rappresenta quindi la possibilità per il Torino di rimettersi in carreggiata. Possibilità che però va sfruttata con assoluta convinzione e sarà anche un ottimo banco di prova per vedere se il processo di crescita che investe buona parte dei giocatori sta progredendo oppure se ci si trova di fronte a una squadra che ha limiti troppo grandi per essere superati. Un risultato positivo permetterebbe anche al Torino di restare nella zona a ridosso di quella che porta in Europa, traguardo che al momento sembra distante, ma che potrebbe esserlo meno proprio in virtù della crescita dei giocatori e di qualche passo falso di chi precede soprattutto perché c’è l’incognita sosta per il Mondiale al quale il Torino non cederà tanti giocatori e saranno anche in pochissimi quelli che avanzeranno nella massima competizione calcistica per cui Juric avrà quasi tutti i giocatori per poter lavorare e sfruttare la pausa del campionato in modo da ripresentarsi a gennaio con un gruppo tonico e carico per “battagliare” e cercare di risalire la classifica, a patto però che prima della sosta conquisti più punti possibili in modo da non restare troppo indietro.