Il Torino si è arreso alla volontà di vincere della Roma
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Garcia lo aveva detto alla vigilia “Esigo essere a 67 punti dopo la sfida con il Torino” e così è stato. La partita tra Roma e Torino non è stata bella e gran parte del match è stato giocato su ritmi bassi, con il Torino che non ha saputo sfruttare la non eccelsa brillantezza della Roma rimanendo a lungo con il baricentro troppo arretrato e patendo il fatto che Cerci non è più il giocatore che si era ammirato fino a un mese fa e non riesce più a far prevalere la sua capacità nell’ingaggiare duelli vincenti uno contro uno con l’avversario di turno.
La partita era iniziata con ritmi bassi e scarsa intensità nella fase di non possesso palla soprattutto da parte della Roma, neppure una gara fra vecchie glorie si gioca con ritmi così lenti, e di conseguenza la squadra che si trovava in fase difensiva aveva tutto il tempo di posizionarsi e chiudere gli spazi. Ma nonostante Garcia invitasse i suoi a far salire il ritmo, a tenere la linea difensiva alta in modo da mettere in difficoltà Cerci e Immobile, ad andare sul fondo e crossare e a fraseggiare maggiormente in campo i giallorossi non mettevano in pratica quanto richiesto dal loro allenatore. Dal canto suo il Torino in fase di possesso palla aveva un atteggiamento troppo attendista e aspettava che la Roma si facesse sotto per poi ripartire, ma i padroni di casa non cadevano nella trappola granata, ormai conosciuta anche dalle pietre. Così si doveva arrivare fino al 19’ per avere una mezza occasione da gol senza però che Destro riuscisse a sorprendere Padelli. Per quanto la partita continuasse a non entusiasmare la Roma è comunque una squadra che ha grandi individualità e un collettivo superiore al Torino e questo ha permesso che dopo quattro tentativi al 28’ con Totti, al 32’ con Romagnoli e al 35’ con Destro e Pjanic finisse poi per passare in vantaggio, a fronte di un’unica occasione capitata al Torino al 34’ con Immobile che, dopo una combinazione con Cerci, non colpiva bene la palla che in diagonale finiva almeno un paio di metri oltre il secondo palo. Il vantaggio giallorosso arrivava al 41’ con Destro che sfruttava un passaggio di Gervinho e trafiggeva Padelli. Per onor del vero Destro era in posizione di fuorigioco con il piede, ma in presa diretta era difficile vederlo, soprattutto questo non giustifica la difesa granata rimasta ferma e per di più colpevole per non aver marcato il giocatore.
Sicuramente nel primo tempo il Torino deve rimpiangere il fatto di non aver avanzato il baricentro di almeno una decina di metri rimanendo troppo chiuso in difesa, difetto d’impostazione del gioco che in più di una partita i granata hanno palesato, si può discutere se questo difetto dipenda dall’assenza, soprattutto a centrocampo, di giocatori di qualità oppure se dipenda dal tipo di gioco che la squadra di Ventura propone.
Nella ripresa il Torino era tornato in campo con un po’ più di determinazione ad aumentare il ritmo del gioco e infatti al 51’ Vives con un lancio perfetto dal cerchio di centrocampo pescava Immobile quasi al limite dell’area e l’attaccante, da bomber di razza, di prima intenzione spediva la palla alle spalle di De Sanctis portando la sua squadra al pareggio e lui a passare un’altra notte, in attesa delle gare di oggi, a godersi in solitario la testa della classifica marcatori. Dopo l’uno a uno però la partita non è cambiata granché rispetto alla prima frazione di gioco. Qualche tentativo c’è stato sia da parte della Roma (57’ Pjanic, 58’ Nainggolan, 72’ Gervinho, 74’ Ljajic, 85’ Toloi e 90’ Florenzi) sia da parte del Torino (64’ Immobile, 68’ Cerci, 88’ Kurtic e 89’ Glik) di segnare il secondo gol, ma si sono dovuti attendere i minuti di recupero per vedere la rete che ha deciso la partita. Al 92’ in ripartenza il Torino ha perso palla, Gervinho ha crossato per Florenzi che con un bel diagonale ha infilato la sfera in rete mirando il secondo palo. Da annotare che sono stati ammoniti tra gli altri Moretti e Immobile che salteranno, per scontare un turno di squalifica, la partita di domenica pomeriggio con il Cagliari.
La Roma voleva assolutamente i tre punti e pur giocando una partita tutt’altro che bella è riuscita a conquistarli, il Torino torna a casa con la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di reggere l’urto delle grandi squadre, ma di dover lavorare molto sia in campo sia in scouting per individuare giocatori di buon livello in modo da colmare il gap che lo separa da chi ha più qualità e una mentalità veramente vincente.