Il Torino vince in trasferta anche con il Chievo ma Belotti resta a secco
Fonte: Elena Rossin
Seconda vittoria consecutiva in trasferta per il Torino e Belotti che non segna: queste sono le due notizie che giungono dal Bentegodi. Il Chievo rimedia la quinta sconfitta consecutiva, ma la squadra di Maran ha come giustificazione, non di comodo, di avere tanti giocatori, tutti o quasi potenziali titolari, infortunati: Meggiorini, Cacciatore, Gobbi, Gamberini, Rigoni e Sardo. Mihajlovic schiera il Torino con il 4-2-3-1 con le tre mezze punte Falque, Ljajic e Boyè a supportare bomber Belotti. Oltre all’annunciato Avelar in difesa anche De Silvestri a causa di una leggera febbre che aveva colpito Zappacosta nelle ore precedenti i match. Maran si affida al 4-3-1-2 con il Depaoli in campo fin dal primo minuto e il recuperato Sorrentino fra i pali.
Fin dal fischio iniziale il Torino ha occupato bene gli spazi con Falque e Boyè larghi per permettere a Ljajic di agire e guidare la manovra d’attacco e a Belotti di proporsi come terminale offensivo. A centrocampo Acquah e Baselli hanno retto bene la mediana. Il Chievo faticava a centrocampo perdendo un po’ troppi palloni e i giocatori si proponevano poco. Il Torino dava la sensazione di poter sbloccare il risultato in qualsiasi momento, ma pur verticalizzando e pressando negli ultimi sedici metri non era così determinato e cattivo al momento dei tiri in porta, anche perché Dainelli e Spolli marcavano stretto Belotti, che non era neppure così tanto rifornito di palloni giocabili. I padroni di casa non andavano oltre a qualche incursione dalle parti dell’area di Hart. Ritmi non elevatissimi e pochi tiri nello specchio della porta (Ljajic 5’, Boyè 8’ e Frey 20’) inchiodavano il risultato sullo zero a zero, anche se soprattutto per il Torino non mancavano le occasioni da gol (De Silvestri 9’, Belotti 14’ e 43’, Ljajic 21’, Inglese 27’, Castro al 32’ e Boyè 40’). Mihajlovic era anche costretto a sostituire De Silvestri (24’) che accusava un problema al flessore della coscia destra e a mandare in campo il febbricitante Zappacosta.
Nella ripresa i ritmi sono aumentati e il Torino riusciva così a sbloccare il risultato. Ljajic, dopo un’azione prolungata della sua squadra, su imbeccata di Falque concludeva dal limite dell’area con un tiro angolato che impediva a Sorrentino di arrivarci (51’). Poco dopo il raddoppio. Su sviluppo da calcio d’angolo diagonale teso e potente di Zappacosta sul secondo palo e due a zero per il Torino (56’). I granata continuavano a spingere anche per far segnare Belotti, ma dopo una rapida triangolazione sulla sinistra fra Pellissier e Inglese che spaccava in due il Torino l’ex granata con un pallonetto superava Hart in uscita (65’). La partita sembrava essere riaperta, però, a sancire la superiorità del Torino ci pensava Falque (75’) con un tiro rasoterra dal limite dopo che Belotti aveva sottratto la palla a Radovanovic, che in uscita dalla sua area non era stato accorto nel gestire la situazione.
La vittoria del Torino è meritata. Avelar che tornava in campo dopo quasi due anni, solo qualche brevissima apparizione fra un infortunio e l’altro, ha fornito una prestazione positiva, nel primo tempo forse ha giocato un po’ con il freno a mano tirato, ma è comprendibile, interessanti alcuni cross che sono il suo marchio di fabbrica. Il giovane Depaoli è stato attento nel marcare e ha sbagliato pochi palloni, forse avrebbe dovuto spingere un po’ di più, ma era la sua prima volta da titolare e quindi il suo apporto merita la sufficienza. Ljajic da quando può agire da trequartista offre prestazioni caratterizzate da continuità e rendimento più che positivo, bello il gol, ma gli applausi vanno per l’insieme della sua partita. L’unica nota negativa è che Belotti non ha segnato rimanendo così a venticinque gol. Ci ha provato anche battendo una punizione (86’), la posizione era invitante, appena prima della lunetta, ma la palla a scavalcare la difesa non è scesa finendo ben sopra la traversa. In attesa di sapere se nel posticipo di domani sera Dzeko, che lo affianca in testa alla classifica marcatori, farà gol ieri sera Icardi con una tripletta si è portato a quota ventiquattro e questa sera Higuain potrebbe schiodarsi dalla quarta posizione conquistata con ventitré gol, mentre nella gara all’ora di pranzo Mertens ha fatto un passo in avanti segnando la sua ventiduesima rete.
La prossima partita in trasferta sarà il derby, le due vittorie consecutive sono un buon avvicinamento e poi un vecchio proverbio dice non c’è due senza tre.