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Il Toro ha forma fisica e continuità di risultati: la base per battere la Roma

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Tre punti è l’unico bottino che hanno in mente Torino e Roma, un pareggio per quanto sia pur sempre un risultato utile non è sufficiente per due squadre che stanno lottando per obiettivi che, se raggiunti, fanno la differenza in positivo per il futuro: il sesto posto per i granata e il secondo per i giallorossi. Negli ultimi due turni sia il Torino sia la Roma hanno vinto rispettivamente con Parma e Atalanta e con Cesena e Napoli, ma in precedenza la squadra di Garcia sembrava affetta da “pareggite”, infatti nell’anno solare in corso il segno ics è stato il più ricorrente per la Roma ben otto volte su tredici (Lazio, Palermo, Fiorentina, Empoli, Parma, Verona, Juventus e Chievo) e per le rimanenti cinque quattro vittorie (Udinese, Cagliari, Cesena e Napoli) e una sconfitta (Sampdoria). Il Torino, invece, ha soprattutto vinto, in sette occasioni si è portato a casa i tre punti (Cesena, Inter, Sampdoria, Verona, Napoli, Parma e Atalanta), quattro volte ha pareggiato (Chievo, Milan, Cagliari e Fiorentina) e due ha perso (Udinese e Lazio). In numeri il Torino ha incamerato venticinque punti e la Roma venti. La classifica indubbiamente ne ha risentito e i giallorossi hanno diminuito il margine di vantaggio dal terzo posto e perso sempre più terreno dal primo, mentre i granata si sono avvicinati al sesto posto riducendo il divario a cinque lunghezze.

 

Entrambe le squadre erano impegnate su più fronti e quindi visto che il Torino ha una rosa quantitativamente e qualitativamente meno attrezzata della Roma la differenza l’ha fatta la condizione fisica e la preparazione atletica. Infortuni ne hanno avuti sia i granata sia i giallorossi e in più occasioni Ventura e Garcia sono stati obbligati ad effettuare scelte tenendo conto di chi avevano a disposizione e non di chi avrebbero voluto mandare in campo. Oggi il Torino può contare su quasi tutti i suoi effettivi, tranne Basha squalificato e Silva infortunato, la Roma no perché Strootman, Castan, Maicon, Gervinho, Keita e Ucan sono in infermeria e si sono aggiunti De Rossi e Cole, forse solo quest’ultimo potrà essere convocato, salvo quasi miracolose guarigioni, anche Torosidis, causa squalifica, non giocherà con il Torino, mentre Sanabria di rientro dalla semifinale di Youth League sarà aggregato alla prima squadra. In un contesto di questo tipo è facile dire che il Torino ha ridotto il gap che lo separa dalla Roma e se le due squadre non si può dire che siano alla pari poco ci manca, sicuramente non c’è un divario come i quattordici punti in classifica farebbero pensare in favore dei giallorossi.

 

Il Torino non deve sottovalutare la Roma che ha comunque a disposizione un campione assoluto del calibro di Totti e ottimi giocatori quali Florenzi, Pjanic, Nainggolan, Ibarbo, Iturbe e De Sanctis, però la squadra granata deve anche credere nei propri mezzi ed essere convinta che la lotta per il sesto posto, seppur difficile, non è impossibile. L’andamento molto altalenante e non privo di tante polemiche del Napoli, che in questo momento occupa proprio il sesto posto, lo dimostra. Sulla carta si potrebbe anche pensare che la Roma, se non commette errori clamorosi, è in grado di vincere domani pomeriggio, ma questo è tutt’altro che un risultato scontato e nessuno che conosca un po’ il Torino si stupirebbe se invece fossero i granata a vincere.