.

Il Toro non deve permettere alla Juve di avere più tremendismo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Osservando Conte e Ventura durante le partite salta subito agli occhi che il bianconero ha una ferocia particolare, a tratti pare quasi assatanato, non risparmia nessuno quando si arrabbia, da ogni suo atteggiamento e soprattutto dalla mimica facciale e dagli urli si capisce chiaramente che per lui conta solo vincere e vuole che dal primo all’ultimo istante di gioco i suoi uomini in campo diano tutto e facciano esattamente quello che lui ha detto loro, guai a chi si concede anche solo un attimo di riposo o di distrazione. Ventura come atteggiamento generale non si discosta molto da quello del più giovane collega juventino, in lui si notano le stesse cose, però forse proprio perché ha qualche annetto in più, ventidue, in qualche frangente appare, ma non è, più calmo, è capitato infatti di vederlo seduto in panchina con le braccia conserte, gli occhi fissi sul terreno di gioco e il volto scurissimo, indice quindi di rabbia repressa. Entrambi sono maniacali nel lavoro, non lasciano nulla al caso e di conseguenza danno tanto e pretendono altrettanto. Caratterialmente sono tendenti al permalosetto, di fondo non accettano di buon grado le critiche e sono pronti pubblicamente a difendere la propria squadra, in questo più Ventura di Conte che se al termine di una partita non è del tutto soddisfatto lo esterna in modo un pochino più esplicito, però se gli addetti ai lavori sottolineano qualche errore di un suo giocatore lui tende a difenderlo.

 

Con due allenatori così ogni partita sembra la finale di Champions, figuriamoci il derby, non lo ammetteranno neppure sotto tortura, ma ci tengono maledettamente, anche se possono arrivare a definire questa gara una partita come tutte le altre. Conte sa di avere una squadra molto più forte nel collettivo e nei singoli individui, Ventura è consapevole di dover colmare un gap nel preparare questa gara, quindi proverà a inventarsi qualche cosa per riuscirci, contando soprattutto sui suoi gioielli in attacco, Cerci e Immobile. Dal canto suo Conte può contare su Buffon, che resta ancora il più forte portiere italiano, su Pirlo, Vidal e Pogba a centrocampo, senza dimenticare che in attacco ci sono Tevez e Llorente ed eventualmente Osvaldo. Sicuramente l’allenatore bianconero sa che in questo momento la sua difesa non è al top, infatti sono acciaccati sia Chiellini sia Barzagli e quindi dovrà chiedere al centrocampo di dare un’ulteriore mano in fase difensiva. Potrebbe dunque capitare che la Juventus si presenti in campo particolarmente aggressiva con gli attaccanti che tengono alto il baricentro in modo da pressare la retroguardia del Torino e tenere lontano dalla propria area il gioco. In questo caso Ventura, oltre a puntare su una difesa accortissima e augurarsi che Padelli sia non solo in forma strepitosa, ma anche in giornata di grazia, dovrà chiedere a  Vives di essere attentissimo, più del solito, a supportare i compagni e agli altri di profondere particolari sforzi nella fase difensiva ed essere pronti a sfruttare ogni piccola opportunità  per ripartire, contando sulla velocità di Cerci, sulla capacità di Moretti di lanciare in verticale un compagno, sulla bravura di Darmian sulla fascia, e magari, se saranno scelti come titolari, sulle doti di Kurtic e Farnerud nello strappare la palla dai piedi dell’avversario e impostare subito la fase offensiva, sfruttando la mobilità di Immobile e le eventuali difficoltà della difesa bianconera.

 

La Primavera di Moreno Longo il derby oggi l’ha vinto (come aveva già fatto all’andata) grazie a un gol di Graziano al 41’ e per i granata amanti degli auspici sicuramente questo può essere letto come segnale positivo in attesa che scendano in campo anche i grandi. La possibilità che il derby di domani sia tra i più avvincenti dell’ultimo decennio è molto alta, la Juventus oggi sembra non avere rivali nella corsa allo scudetto e il Torino dopo anni è in piena lotta per aggiudicarsi un posto in Europa League. Cerci e Immobile sono avanti di un gol sulla coppia di attaccanti Tevez e Llorente, ventiquattro a ventitre, Pogba si sta rivelando uno dei giovani più promettenti del campionato e Immobile non è da meno, Ogbonna, se giocherà, avrà l’opportunità di dimostrare che l’affare nel cederlo non l’ha fatto solo il Torino guadagnandoci dodici milioni di euro più altri tre di eventuale bonus, ma anche la Juventus nel prenderselo. Cerci ha l’opportunità una volta di più di mettersi in mostra agli occhi di Prandelli in prospettiva Mondiale, se saprà sfoderare una partita ricca di giocate utili e magari anche di un gol e continuità nel rendimento. Marchisio, se Conte lo utilizzerà dall’inizio o anche in corso d’opera, può dimostrare che, se anche non sempre è titolare, rimane fra i centrocampisti di alto livello in Italia. Di temi interessanti questo derby ne offre molti e non ultimo quello che Conte e tutta la Juve vorranno mantenere inviolata l’inespugnabilità dello Juventus Stadium e Ventura e il Toro vorranno essere i primi in questo campionato a fregiarsi di aver strappato punti in casa dei rivali.


Altre notizie
PUBBLICITÀ