Il Var non diventi un alibi per il Torino: chi è forte incute rispetto
Fonte: Elena Rossin
Il presidente Cairo ha ragione quando afferma, ribadisce e sottolinea che le decisioni arbitrali e il discutibile utilizzo o non utilizzo del Var hanno sottratto al Torino punti e che adesso la squadra non sarebbe decima, ma in zona Champions. Detto questo, però, c’è il rovescio della medaglia. Se il Torino non avesse per errori esclusivamente imputabili a lui gettato alle ortiche punti conquistabili sarebbe comunque in zona Champions. Basta pensare ai quattro che sono stati lasciati per strada nelle ultime due partite con Bologna e Fiorentina: la rimonta degli emiliani era, infatti, evitabilissima e la vittoria sui toscani assolutamente alla portata. Se così fosse stato oggi la squadra di Mazzarri avrebbe diciotto punti e sarebbe al quarto posto insieme a Milan e Lazio.
Una squadra che ha non solo l’ambizione, ma la volontà di lottare per un posto in Europa League prima di tutto si concentra sulle proprie forze non sprecando tante occasioni da gol e evitando di subire reti a causa di atteggiamenti molli e distratti, così come non regala interi tempi o parti di essi agli avversari andando o stando in campo senza la dovuta determinazione e concentrazione. Anche questi aspetti il presidente Cairo dovrebbe sottolineare, potrebbe averlo fatto in privato, ma, forse, servirebbe che lo facesse anche in pubblico in modo da responsabilizzare di più giocatori e staff tecnico. E chissà magari giocare da squadra che dimostra di voler raggiungere obiettivi importanti indurrebbe anche arbitri, assistenti e addetti al Var ad essere più equi nel valutare gli episodi che riguardano il Torino … chi è forte incute rispetto.