Il verdetto dell’Alta Corte: prevalga il rispetto delle regole e il buon senso
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
O la va o la spacca per Parma e Torino, infatti, oggi alle diciotto si riunisce l’Alta Corte di Giustizia del Coni e dovrà dire, entro questa sera o al massimo domani in giornata, se il Parma può avere la licenza Uefa per disputare i preliminari d’Europa League oppure no e di conseguenza se gli subentrerà il Torino. Sembrerebbe che la vicenda finalmente volga al suo termine, appunto sembrerebbe. Già perché come sempre accade quando si tratta di sentenze c’è la possibilità di ricorrere in qualche altra sede e in questo caso l’altra sede è il Tas che si trova a Losanna in Svizzera. Il Tribunale Arbitrale dello Sport anche conosciuto come Comitato Arbitrale dello Sport o Camera Arbitrale Sportiva è un tribunale che decide le controversie sportive di carattere transnazionale e a lui si potrà rivolgere la società, quindi Parma o Torino, che riterrà non congrua ai suoi diritti e interessi la decisione che prenderà l’Alta Corte di Giustizia del Coni.
Non siamo proprio a una questione di stato, ma poco ci manca perché non solo sono in balia degli eventi Parma Fc e Torino Fc, ma c’è in ballo anche la credibilità degli organi giudicanti dello sport italiano nei confronti delle regole vigenti a livello internazionale. Non sarà facile per Franco Frattini, ex ministro degli esteri italiano ed attuale presidente dell’Alta Corte, e per i consiglieri Massimo Zaccheo, Attilio Zimatore, Dante D’Alessio e Virginia Zambrano prendere una decisione anche perché potrebbero essere smentiti dal Tas sul fatto se il Parma dovesse tassativamente versare l’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, entro il 31 marzo scorso oppure se, come interpretato dal club emiliano, una parte, circa 300 mila euro, relativa a giocatori non più tesserati potesse essere pagata in un secondo momento. Se il Parma doveva pagare l’intera cifra entro il 31 marzo allora per le norme Uefa la società non è pienamente in regola e di conseguenza non può ottenere la licenza Uefa, se invece poteva pagare anche in un secondo momento allora può ottenere la licenza e giocare i preliminari d’Europa League.
Il 30 maggio, venerdì, la Figc deve presentare l’elenco delle squadre che giocheranno le coppe internazionali, per il 13 luglio è fissato il sorteggio che stabilirà gli abbinamenti delle squadre che si affronteranno nel terzo turno preliminare di Europa League che si giocherà il 31 luglio, gara d’andata, e il 7 agosto, partita di ritorno. Nel caso Parma o Torino ricorressero al Tas la decisione verosimilmente sarebbe presa nella seconda metà di giugno, quindi rimarrebbe in sospeso quando le squadre dovrebbero iniziare la preparazione estiva, ai primi di luglio se giocassero in Europa League o a metà luglio in caso contrario.
Qualcuno potrebbe pensare che non è un particolare problema poiché giocatori, allenatore, staff tecnico e medico possono essere avvisati anche con soli pochissimi giorni d’anticipo sulla data dell’inizio della preparazione, ma a parte il fatto che queste persone hanno famiglia e amici con i quali possono aver programmato le vacanze e quindi verrebbero coinvolti degli estranei, ci sono anche i tifosi che vogliono essere presenti durante i ritiri delle loro squadre e i giornalisti al seguito che sarebbero condizionati nella loro vita privata e lavorativa, e non ultimi le località dove si svolge la preparazione estiva, quindi alberghi, ristoranti e quant’altro che resterebbero sul chi va là per tutto il mese di giugno.
Un appello a tutti a iniziare dai membri dell’Alta Corte che siano sereni nel decidere applicando le leggi vigenti e soprattutto al presidente Ghirardi del Parma e Cairo del Torino: prima di prendere qualsiasi decisione pensate a quante persone sono coinvolte e direttamente o indirettamente legate alle squadre di calcio e se anche economicamente ne vale la pena accettare la decisione dell’Alta Corte o ricorrere ulteriormente al Tas.