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Ilic deve caricarsi sulle spalle il Torino: le sue giocate e magari anche i gol possono fare la differenza

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Ilic

Della sconfitta del Torino con la Lazio non c’è molto da salvare, ma di certo le fiammate di Ivan Ilic hanno illuminato il gioco e fatto la differenza nelle azioni che hanno portato ai gol di Adams, soprattutto, ma anche di Coco. Per non parlare della conclusione da poco dentro l’area che solo per la bravura di Provedel, a mano aperta ha deviato la traiettoria della volée, potente e insidiosa, di sinistro in area, non si è trasformata in gol (41’). Superlativa la sua giocata quando ha ricevuto palla sulla sinistra ed è avanzato spaccando in due la difesa della Lazio attirando su di sé tre avversari e poi da poco oltre il vertice sinistro dell’area ha scaricato all'indietro in area per Vlasic che spalle alla porta si è girato e in orizzontale ha appoggiato centralmente per Adams che ha controllato e coordinandosi con il destro ha fatto partire un diagonale a incrociare che ha trafitto Provedel (67’). Suo il calcio di punizione battuto verso il secondo palo con Masina che di testa ha fatto da sponda per Coco che da centro area in mezza rovesciata ha segnato (92’).

Ilic ha visione di gioco, intelligenza tattica, tecnica nel portare e manovrare la palla, precisione nei passaggi e capacità di andare al tiro inquadrando lo specchio della porta. Quando si accende per gli avversari sono dolori. La questione è il quando si accende perché è il classico calciatore che va ad intermittenza. Il Torino con la sconfitta e l’eliminazione ai sedicesimi dalla Coppa Italia ad opera dell’Empoli, partita nella quale mister Vanoli lo ha sempre tenuto in panchina, e poi la successiva gara in campionato con la Lazio, con tanto di altra sconfitta, sta attraversando un momento di difficoltà, dopo l’avvio positivo e cinque partite con vittorie e pareggi che gli avevano permesso di conquistare in solitario la vetta della classifica. E ha bisogno di aggrapparsi a giocatori di talento per uscirne fuori. Ilic di vero talento ne ha ed è per questo che deve caricarsi sulle spalle la squadra.

Serve da parte di Ilic sfoderare personalità, dote che bisogna avere insita in se stessi. Alle volte Ivan pare all’apparenza non averne abbastanza, ma è solo apparenza perché non si riescono a fare giocate come le sue se non si ha anche la personalità per cui deve tirarla fuori e metterla al servizio di se stesso e della squadra. E’ giovane, ha 23 anni li ha compiuti lo scorso 17 marzo, ed ha talento, ma per diventare un giocatore di livello deve essere continuo nel tirare fuori prestazioni sopra la media e nel giocare sempre con personalità: può essere l’artefice del suo destino e di quello del Torino.


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